La
Massacre a gestione storica
Alex Krull (
Atrocity, Leaves’ Eyes) è stata, per molti headbanger prossimi ai quaranta, un’etichetta di grande qualità nei decenni passati; una label che rilasciava molto spesso dei gioiellini, spaziando tra molti sottogeneri, sfamando i gusti di molti, seppur variopinti. Si passava dal power dei
Pegazus, fino al gothic (
Heavenwood, per non parlare dei seminali
Theatre of Tragedy). La qualità è sempre stata la base del roster della Massacre, e la stessa regola vale per questa nuova uscita. Questo gruppo tedesco attivo dal’95 probabilmente non dice nulla al pubblico italiano. Il monicker
EisRegen, tradotto in meteorologia con pioggia sopraffusa (quella ghiacciata perché generata nelle nubi sotto lo 0), letteralmente pioggia di ghiaccio, esprime al meglio la proposta della band. Capitanata dal cantante Michael Roth, la band, che al momento sta vivendo problemi di line up, ma ha promesso di continuare il lavoro, parte dalle radici death/black, ma il sound in sé abbraccia moltissime sfumature gothic, dark e sinfoniche. Teatralità, neoclassicismo, provocazione (la buon costume tedesca ha visto bene di denunciare
Roth per i suoi testi svariate volte), tutto amalgamato in strutture progressive, orgogliosamente cantato in tedesco. La voce di Roth, in effetti, è il primo ostacolo da superare. Il timbro e l’attitudine attoriali del frontman paiono un pugno nello stomaco per le orecchie di popoli latini, che al massimo trovano piacevole lo stesso idioma coi
Rammstein, ma con un ascolto approfondito ci si rende conto che la preparazione di Roth è di livello superiore. Stessa cosa vale per la musicalità. Un sound grandguignolesco, orrorifico, che alterna sfuriate black/thrash a orchestrazioni dark/gothic, più classicheggianti che heavy metal. Qualcosa di molto vicino a tutta quella scena goth tedesca, di pari passo con la
Neue Deutsche Haerte, sempre un po’ al limite col metal (
Samsas Traum, ASP, Letzte Instanz), e non a caso la promozione nelle riviste goth tedesche è selvaggia. Poliedrico, colto, estremo oltre l’apparenza e secondo canoni diversi (perfetta la copertina). Da maneggiare con cura. Potrebbe essere una grande sorpresa, come lasciare interdetti. Il talento, però, è di casa negli
EisRegen; vale la pena dedicargli un ascolto.
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