I
Pertness, una delle migliori Swiss Metal band ( se escludiamo nomi più famosi quali Gotthard o Krokus ) sono tornati col loro quarto, esplosivo album a base di Power, melodic Thrash, elementi folk Celtici e un pizzico di synth ( "
Fortress"), il tutto condito dal vocione di Tom Schluchter che ricorda gli Amon Amarth.
“
Metamorphosis” suona fresco con grandi riff che accompagnano un songwriting energico, epico come nella titletrack o in "
Firestorm" con le twin guitars che ricordano i Maiden e che caratterizzano praticamente tutte le melodie . La band elvetica riesce ad unire gli spunti folk con sferzante metal, si sentano gli archi in "
Left Behind" con l'attacco tipicamente Thrash delle chitarre o la ritmica cadenzata e potente, prima, e poi veloce di "
I' m A Slave" con il chorus che poteva uscire da un disco degli Helloween. Sempre gli archi aprono "
Face To Face With Hell" che trasuda malvagità nonostante la forte componente melodica che la caratterizza, mentre è un riff alla Maiden che apre la velocissima "
Flying To The Sun" che ingloba anche elementi della band di Kai Hansen, un'armonica introduce "
Waves Of Pain" dal ritmo arrembante e un po' piratesco alla Runnibg Wild. Ci sono rallentamenti e accelerazioni, cavalcate metal, intermezzi folk e divagazioni medioevali come nella marziale, conclusiva "
There's A Storm In My Mind" che è l'episodio folk - metal più rappresentativo dell'intero lavoro, lavoro che riesce a tenere sempre alta l'attenzione dell'ascoltatore grazie alla sua varietà e all"abilità esecutiva dei musicisti in grado di passare con disinvoltura dal Thrash, al Power maideniano sino al Folk
Bravi!
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