Gli
Azusa sono una band trans-genere e trans-nazionalità.
Nella scheda trovate "grecia" al vincolo della provenienza: di ellenico c'è "solamente" la voce della
Eleni Zafiriadou. Gli altri membri provengono da Philadelphia e da Oslo. Da i
Dillinger Escape Plan e dagli
Extol.
Nelle corde della Zafiriadou le (con)fusioni di anime e luoghi sono prassi: il suo combo col marito berlinese è un altro esempio essenziale.
Heavy Yoke crossa generi, appunto, e azioni solide. Cabla chitarrismi Extolici a vocali taglienti, ritmi acidi e avant ad atmosfere lucide, accademiche.
Lo stile e le liriche intense relegano la poetica e l'Incontro tra persone e percorsi lontani, ai 'margini', utili al senso e allo spazio ma non alla moltiplicazione del bello.
Segnaliamo un "netto crescendo" tra la prima parte e la seconda parte dell'album.
In una condizione urlante ci tocca anche strillare la sufficienza.
Alla prossima!
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