Altra ennesima sorpresa dall’estremo oriente … se i
Pure Wrath erano chiamati a confermarsi, riuscendoci perfettamente, i debuttanti
Choria potevano pure prendersela più comoda, e invece, nell’anno di grazia dell’extreme metal, decidono di anche loro di iscrivere il proprio nome in questa indimenticabile annata … Il sound del quintetto di Bogor (Indonesia) sembra il l’anello mancante tra
Vallendusk (anche loro indonesiani e incredibilmente ignorati dai gloriosi frequentatori di metal.it) e
Pure Wrath se vogliamo rimanere nell’estremo oriente, ma potremmo pensare anche ad un incesto russo-svedese tra
Elderwind (ascoltare
“Magic Behind Turnoround Of Winter” per capire) e melodic swedish black metal a la
Dawn (l’inizio di
“Celestial Sphere On Air” è un bell’esempio) … Insomma avrete capito che il sound dei
Choria è ricco, articolato, melodico e raffinato, grazie anche alla presenza fissa di un tastierista nella line up, ma allo stesso tempo sa essere feroce e in "your face" quando serve … Tutta questa varietà fa si che ad un primo ascolto disattento all’album sembri mancare un po’ di coerenza, ma a ben vedere le due anime del gruppo, melodica e aggressiva, riescono comunque a fondersi perfettamente, lasciando alternativamente lo spazio l’una all’altra e alla fine l’album è sicuramente molto più godibile rispetto ad uno più monolitico e monodirezionale … Avendo ascoltato un brano in anteprima a luglio, avevo puntato forte su di loro, acquistando l’album in pre-order, a distanza di mesi posso dire di essere stato fortunato e completamente ripagato da questo mezzo azzardo tanto è la qualità della proposta. In mezzo a tutta questa positività ciò che lascia leggermente a desiderare è la produzione, forse un po’ troppo asciutta e spartana per quanto riguarda alcuni momenti che avrebbero meritato senz’altro dei suoni più “grossi, pomposi e magniloquenti” , anche il cover artwork è un brutto punto a sfavore della band nella sua valutazione generale visto sia il soggetto che la sua realizzazione. In un’annata di pura godimento sonoro, i
Choria riescono non solo a sfornare un album degno d’attenzione, ma anche a meritarsi un posto al sole, grazie ad un sound di classe e ispirato … A me non resta che consigliarvi l’ennesimo ottimo album del 2018, sperando che i limitati mezzi di promozione e supporto della minuscola Limited Blasting Productions, non risulti essere un problema per la fruizione di un album che merita tutta l’attenzione dei più esigenti tra di voi … graditissima sorpresa
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