Non appena ho inserito nel lettore "From The Forgotten Forest" un grido di dolore mi ha attraversato la mente: 'cos'è questa spazzatura?'. Veramente, di rado ho sentito qualcosa di realizzato peggio rispetto a questa raccolta, e il fatto che l'etichetta The Oath sia sia impegnata nella ristampa di questa roba mi fa riflettere parecchio sulle politiche dei discografici anche a livello underground. Va bene che il black metal dev'essere grim and frostbitten e passino le registrazioni amatoriali, ma questo è troppo. Una serie di rumori impossibili da riconoscere, registrati ad un volume bassissimo, peraltro di scarso interesse. Fosse solo la produzione il problema! Non parliamo poi della banalità dei pezzi, schiacciati dalla semplicità dei quattro riff messi lì in croce a fare cvlto per i pochi proseliti rimasti interessati ad una musica tanto minimale (nelle idee, non nella realizzazione). Davvero, lo sconcerto mi ha attraversato nell'ascoltare tre canzoni precedentemente non rilasciate e che ci sono finalmente state regalate. Un'accozzaglia di suoni più o meno casuali, che avrei lasciato volentieri a prendere polvere in qualche cassetta. A discolpa dei nostri connazionali Orcrist, non possiamo neanche addebitare la colpa alle composizioni troppo vecchie, visto che sono state registrate tra il 2000 e il 2003! Non c'è niente da fare, bisogna cambiare completamente tonalità... e la possibilità arriva proprio tra poco con il nuovo album in uscita a dicembre. Ragazzi, fate di tutto per cancellare questo abominio.
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