Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2018
Durata:42 min.
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Warner Bros

Tracklist

  1. RETURN FROM THE WASTELANDS
  2. SO FRAGILE
  3. WALK AWAY IN SHAME
  4. BACK IN TOWN
  5. YOU ARE DEAD TO ME
  6. THE CALL
  7. I’M ON FIRE TONIGHT
  8. STAYING UNTIL THE END
  9. THIS ONE IS WILD
  10. ONE LAST RIDE
  11. WE DRINK
  12. TOWARDS THE UNKNOWN

Line up

  • Eddie Guz: vocals
  • Shagrath: guitars, bass & backing vocals
  • Mr Damage: lead guitar, bass & backing vocals
  • Tony White: drums, cowbell & percussion

Voto medio utenti

Gli hard rockers Chrome Division, guidati da Shagrath dei Dimmu Borgir hanno pubblicato “One Last Ride” il loro ultimo album, dopo quindici anni di attività e altri quattro album all'attivo.


Per l'occasione speciale, il disco vede il ritorno del cantante originario Eddie Guz e Miss Selia in qualità di guest star. 

Come andremo a vedere questo ultimo episodio contiene 13 pezzi tutti di ottima fattura, ovviamente è un album speciale per la band norvegese la cui matrice è semplice, divertimento a base di Rock and Roll e testosterone all'ennesima potenza!



D'altronde la band non ha mai avuto l'ardire di voler inventare nulla di nuovo, andando spesso a pescare/omaggiare dal più classico nwobhm old school, tra il blues e il whisky-rock dei Motörhead, e gli Ac/Dc su tutti!


Fin dalle prime battute si capisce che la band ha intenzione di cavalcare duro, da "Walk Away In Shame" a "Back In Town" la sensazione è che sia un disco da headbang con le corna rivolte al cielo.

Altro pezzo roccioso è "You Are Dead To Me" mentre "The Call" con quel suo tocco alla Orange Goblin nel riff non passa certo inosservata.
La title track sembra fatta ad-hoc per essere suonata dal vivo, mentre "This One Is Wild" strizza l'occhio ai Van Halen e probabilmente è anche il miglior pezzo dell'intero lotto, non da meno "Staying Until The End”.

Per finire come dicono i Chrome Division in “We Drink”

"... è la sensazione che hai quando bevi con i tuoi amici, e tutti i tuoi problemi svaniscono."

Immagine



Sostanzialmente il disco non ha particolari momenti di esaltazione, manca la classica "top song", la band non ha cercato di strafare anzi l'intenzione era di proporre delle tracce oneste mantenendosi sempre sopra la linea di galleggiamento risultando piacevole all'ascolto dalla prima all'ultima traccia.



I Chrome Division non sono mai stata una band destinata ad essere più di questo, erano semplicemente un veicolo per Shagrath, per poter fare qualcosa, di diverso rispetto alla casa madre e suonare hard rock anni 80.

Ci sono persone che probabilmente non hanno mai seguito le vicende dei Dimmu Borgir, ma hanno amato i Chrome Division e viceversa.

Va bene così, non importa, i Chrome Division volevano fare questo album e bisogna dire che il divertimento che hanno cercato di trasmettere traspare da ogni poro, ad ogni singola nota.



Con “One Last Ride” i Chrome Division giungono al tramonto della loro seppur breve storia e lo fanno con il loro miglior album!

Recensione a cura di Fabio De Carlo

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