Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2018
Durata:44 min.
Etichetta:Inner Wound Recordings

Tracklist

  1. FROZEN THRONE
  2. CIRCE'S SPELL
  3. BLACK SAILS
  4. ORPHEUS
  5. TO THE DARKNESS I BELONG
  6. MYTH OF MASADA
  7. MIDNIGHT'S CHANT
  8. GO BEYOND
  9. AMETHYST
  10. LOTUS
  11. QUEEN OF THE FORSAKEN

Line up

  • Federico Paolini: guitars
  • Nicoletta Rosellini: vocals
  • Roberto Donati: bass
  • Dario Gozzi: drums

Voto medio utenti

Ennesima band dedita ad un melodic power metal di matrice sinfonica con la (bella) cantante femminile: un copione già visto migliaia di volte, specie negli ultimi anni in cui sembra un obbligatorio lasciapassare per un contratto discografico e per il successo del video su Youtube, a patto di usare la beltà della suddetta frontwoman nella miniatura che altrimenti la canzone in se' e per se' come forma artistica non se la fila nessuno.

Se pensate che questo sia il preludio ad una stroncatura beh....questa volta vi sbagliate. Bene ha fatto la sempre valida Inner Wound Recordings ad accaparrarsi i toscani KALIDIA, giunti alla seconda prova discografica dopo un lavoro autoprodotto e tanta attività live, specie della vocalist Nicoletta, e che con questo "The Frozen Throne" riescono ad emergere un po' dal marasma del symphonic metal sebbene non si possa parlare ne' di disco rivelazione (o rivoluzione...dato che siamo abbondantemente nei rigidi binari degli stilemi del genere) ne' di un lavoro sorprendente dall'inizio alla fine, presentando qua e la' dei cali di tensione o dei brani un poco sottotono rispetto al resto, cosa peraltro più che comprensibile: "The Frozen Throne" è un disco valido e solido, più orientato su sonorità a metà tra Edenbridge e Kamelot che sui citati nella biografia Rhapsody e Hammerfall (ma quando mai?!) e che denota non solo una certa cura ma anche l'essere una scommessa su cui non solo i Kalidia hanno puntato forte: si passa dalla produzione (buonissima ma standard) interamente curata da Lars Rettkowitz dei Freedom Call, il mastering ad opera di Achim Köhler (Primal Fear, Amon Amarth, Brainstorm) e mettiamoci pure l'artwork ed il logo di Stan W. Decker, già alle prese con Vanden Plas, Primal Fear ma soprattutto autore del nuovo logo di Metal.it; ovviamente, come detto in sede di apertura, i videoclip sono il grimaldello per la visibilità e la cura con cui sono state confezionate le due opener "Frozen Throne" (molto "Tomorrow" degli Stratovarius in apertura e quasi ad 1 milione di views) e successivamente "Circe's Spell", peraltro una delle migliori del disco, con una regia ed una storyline di alto livello per quello che a mio avviso è il vero pezzo forte di "The Frozen Throne" insieme ad "Orpheus": chorus assolutamenti vincenti ed esplosivi, linee vocali azzecatissima e la voce profonda e potente (Deo Gratias, niente vocine esiline fuffine) della Rosellini. Due o tre episodi non brutti ma sottotono specie nella seconda parte del disco (la ballad, tallone d'Achille un po' per tutti , "Go Beyond", l'autoscopiazzamento di "Amethyst" che pare una "The Frozen Throne" bis, "Lotus" moscia anzichenò) ed una leggera sindrome del "tutte uguali" sono elementi da evitare per un futuro radioso.

Piazzare ads in ogni video di Nightwish, Epica e compagnia cantante pare essere stata una mossa azzeccata dato il grande feedback ricevuto e per una volta visibilità va a braccetto con qualità: se nonostante l'enorme inflazione amate questo genere difficilmente rimarrete delusi dai Kalidia che alzando ulteriormente la costanza e la qualità dei loro songwriting potrebbero davvero piazzare il colpaccio. Glielo auguriamo.



Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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