E finalmente dopo anni, ritornano gli outsider Deathstars, con un nuovissimo - ed ottimo - album. Se devo essere sincero, non sono tantissimi gli album che dopo tanto tempo continuano a girare sul mio lettore cd, facendomi sobbalzare ogni volta che spingo il tasto play, ma il precedente debut 'Synthethic Generation' c'è riuscito, quindi va da se che l'attesa per il nuovo lavoro è senz'altro sensibile. Bene, 'Termination Bliss' non delude le aspettative. Partendo dal debut già citato, questo combo svedese riesce a spingersi oltre nella propria ricerca sonica e, anche inventando nulla, riesce comunque a proporre un sound fresco e dinamico in cui il percorso intrapreso passa ancora una volta attraverso, Black, l'Electro, il Goth ed il Synth Rock, fino all'Industrial, mostrando comunque una notevole crescita a livello personale. 'Termination Bliss' è quindi un prodotto figlio di tanti padri ma dalle idee chiare, in cui - scusatemi il gioco di parole - l'oscurità regna sovrana ed il sapore Glamour è sapientemente spalmato attraverso le undici tracce... undici tracce in cui nulla è lasciato al caso, dal riffing pompato, alle bellissime atmosfere create dalle tastiere e dai Synth, all'ottimo incedere del drumming (le contrapposizioni dei ritmi Dancefloor con un drumming più quadrato sono ottimali), alla fantastica voce di Whiplasher (sempre in bilico tra l'ultra Dark e lo screaming) fino al grande lavoro sugli arrangiamenti, sempre dal sapore epico e malinconico. Se amate Rammstein, Manson, Nine Inch Nails ed i The Sisters Of Mercy, andate tranquilli su Deathstars, ne rimarrete senz'altro affascinati e conquistati. Un peccato che questo dischetto non sia uscita un mesetto fa, avrebbe potuto dividere il mio personalissimo podio delle migliori uscite del 2005. Pazienza, vorrà dire che sarà per la fine di quest'anno...
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