Primissima uscita per gli svedesi
Crows over Brávellir, band nata nel 2016 che trae il nome, non così facilmente assimilabile, dalla battaglia del Bravellir narrata dalla mitologia norrena.
L'impronta epica della band è immediatamente percepibile, anche se l'esordio contiene due soli brani per una durata di venti minuti circa.
Le due tracce, pur avendo una certa diversità tra loro, si caratterizzano per un black/doom metal dal sapore drammaticamente epico. Tra le note risuona molto forte lo spettro dei
Primordial, ai quali i
Crows over Brávellir si avvicinano molto nelle melodie e nell'impostazione vocale del cantante chitarrista
Martin Gustafsson.
Spell of the Dead, il brano in apertura, è un pezzo capace di evocare in modo suggestivo la famosa battaglia da cui la band prende il nome nella quale, sebbene il suo reale svolgimento sia ancora dibattuto dagli storici, sembra che siano periti oltre 40.000 soldati intorno alla metà del VIII secolo.
Si tratta di un brano molto interessante, che procede come una sorta di lenta cavalcata, dal ritmo molto coinvolgente e cadenzato, pur nei suoi toni tragici, che si distingue per le sonorità dense e corpose.
Dopo la battaglia segue però il dramma della desolazione, delle ferite inferte, della morte. Il brano successivo,
Into Kindly Death è un pezzo con un'apertura intensamente drammatica, che cresce soprattutto nella parte finale con degli splendidi cori epici dalla grande forza espressiva.
I brani dei
Crows over Brávellir sono essenziali, scarni, senza sovraincisioni, eppure di grande spessore ed efficacia.
Un esordio davvero interessante da seguire nei suoi futuri sviluppi.
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