Proposta davvero interessante questa del trio tedesco
CNTMPT, sorta di elisione della parola contempt, che significa "disprezzo". Diviene allora più facile ricordare questa ostica sequenza di lettere solo apparentemente senza significato.
Towards Neglect è il secondo full-length della band che aveva già pubblicato un album omonimo nel 2014, distribuito solo in formato cassetta.
Si tratta di un black metal atmosferico di stampo tradizionale, quasi interamente strumentale. La voce compare raramente, una presenza corale rarefatta posta ai margini delle composizioni, un lamento tetro che si eleva sporadicamente, senza che però i brani risentano di questa carenza.
I pezzi si snodano attraverso melodie oscure e malinconiche, con sonorità ruvide e graffianti, ed una produzione adeguata a riproporre le sonorità grezze e soffocate tipiche del black metal degli esordi.
L'album, nella sua formulazione così particolare, è estremamente coinvolgente. I brani, pur adottando la classica formula di passaggi melodici alternati a spietate accelerate, risultano molto ben equilibrati, intensi e trascinanti. Ed in qualche modo riescono ad emergere dal panorama black con una certa originalità.
Tra i vari brani degni di nota sicuramente da citare
Site of Vastness, per la capacità di evocare dolorose sensazioni di smarrimento e solitudine e
Gravity, col il suo incedere tragico ed epico. Un breve ma bellissimo segmento acustico introduce quello che è il brano migliore dell'album,
Wyrd, capace nella sua lunghissima durata, quasi 15 minuti, di continuare a crescere di intensità, esprimendo una forza prorompente e inarrestabile. La batteria non cede e continua a percuotere un ritmo sempre più veloce, le chitarre, sostenute da una buona base al basso, graffiano rabbia e disperazione in modo sempre più incisivo, con un impeto che non accenna a diminuire, e un lamento profondo, alienante, si aggiunge accrescendo la carica emotiva di questo brano.
Towards Neglect è un album che scorre senza mai annoiare, con ritmo serrato e un'impronta profondamente malinconica. Pur non allontanandosi dal canone del classico back metal legato ai primi
Dissection o
Burzum, la proposta riesce ad avere una sua spiccata identità e un suo carattere personale, mai banale, regalando un ascolto mai monotono e assai appagante.
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