The Woods è il quarto full-length del duo svedese
A Swarm of the Sun, band che si era già fatta notare al pubblico e alla critica per il suo precedente lavoro,
The Rift, un album intenso ed emozionale uscito nel 2015.
Riconducibile in ambiente post-rock, con sottili reminiscenze doomish, la band raggiunge con questo nuovo album un terreno diverso, ancora più etereo e rarefatto.
The Woods si compone infatti di tre soli brani, dilatati in ampie suite che si dischiudono lentamente, soffermandosi su melodie sottili e delicate che evocano sensazioni di risonante solitudine e dolorosa malinconia. Tre lunghi brani che corrono su linee parallele seguendo lo stesso percorso e la stessa linea evolutiva.
Blackout, il primo pezzo, si apre con meticolosa lentezza. Una struttura basica, poche note essenziali di pianoforte cui poi si aggiungono le vibrazioni prolungate ed intense di una viola, incantando l'ascoltatore con una struggente intensità che si disvela lungo lo scorrere del brano, rigorosamente strumentale.
Il brano successivo, la title track, inizia con un lungo lamento di suono d'organo. Le note si diffondono e si dilatano fino a raggiungere la voce delicata, quasi rassegnata, di
Jakob Berglund, uno dei tanti musicisti che hanno collaborato alla release dell'album.
Jackob sussurra parole di paure e oppressioni in un dialogo intimistico, un'apertura molto lenta, quasi sofferente, che cresce progressivamente di intensità mentre si aggiunge una chitarra che si staglia sulle meravigliose sinfonie d'organo. Con pazienza il brano continua ad evolversi e crescere, districandosi tra linee più articolate e complesse di batteria mentre le atmosfere si fanno sempre più dense e coinvolgenti, abbandonando le linee scarne che caratterizzano la maggior parte di questo lavoro.
Il brano conclusivo,
An Heir to the Throne, segue la stessa formula dei precedenti, pur adottando un mood diverso, strutturandosi su percussioni dal ritmo ipnotico che fanno da base alla voce esile e raffinata di
Jakob Berglund.
The Woods è un album che affonda le sue radici nell'oscurità e protende i suoi rami verso la luce. Da ascoltare con pazienza, senza fretta, lasciandosi permeare dalle sue atmosfere incantevoli ed avvolgenti.
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