In UP,DS piazza Tienanmen è Vita oltre la vita, forum interplanetario, metafora, tant'è concreta, a metà!
Anche le pietre sanno di non essere sole ad ospitare muschi e vite: ci sono miliardi e miliardi di sistemi solari.
E si può finalmente smettere di ardere in campo dei fiori...
Qui il metallo si fa liquido e capace di veicolare stilemi amati.
Potrete avvicinarvi alla sponda Sentenced facendo air power chord fino ai crampi immaginari. O a quella svizzera tenendo la testa a monte. Potrete anche sentirvi in florida, su marte: altrove.
La resa musicale è notevole e ampia. La produzione intelligente perchè non gioca sul passato.
La memoria delle "origini" è rispettata senza scimmiottamenti.
Fa piacere stare al cospetto di canzoni livide e dense.
Scritte in almeno due posti del mondo: i manici e le clavicole.
Quest'ultime pratiche simbologie di rette idee...
Esalta la lirica incisa nel caos organizzato dalle chitarre e dal vociare costantemente centrato.
TEMPLE OF THE DESCENDING GODS
Canzone discreta che ci butta
- nel mito dello stige e
- nel satellite stige di plutone.
Da tornarci per la cadenza. Fa anche far >>
DEATHCRAFT
Se vi piacciono i riff rocciosi, le band svizzere, i trascorsi duri e scuri, gli scudi e le fosse erbose dell'era del bronzo, siete in bolla.
Fredda e tagliente. Come una vecchia vispa al punto da ridicolizzarci. Canzone che incontra i Sentenced in un bar di Tampa.
Contro-inno per i blasoni e le band inutili in HM.
UNSEEN PLANETS, DEADLY SPHERES
Si frena perchè inizia l'attacco alla Nord del Metal. Che l'ascesa vi si stagli in faccia...
HAMMERS OF WAR
Serve per caricare e ricaricarsi. Pregevole la stesura. Banale e languida, originale nel cercare soli estivi, aperti quasi caldi come un tropico. Contraddice le brutture rovesciandole come guanti. Dal vivo potrebbe spaccare anche le americane.
Chi critica potrebbe darle un 7=
WOLVES OF AQUARIUS
Con un titolo così un* si potrebbe aspettare un seminario olistico raffazzonato e infantile, con la cassetta delle offerte davanti all'uscita. Meglio perdersi all'aeroporto di Istanbul.
Scritta per patire il meglio del metal autoconcessoci.
Enorme
HAUNTING THE ABYSS
Insomma... "e in linea con tutto il milione di metal tritissimo"
Toccherebbe ai musicisti (ossessivi) marcare i modi di colpire suoni e striduli, con giudizi meno sommari dei miei.
GATES OF THE NECRONOMICON
Altra canzonetta da più di sette minuti. Atmosfere disparate. Chitarre al meglio. Dal vivo almeno una volta dovremmo sentirla tutt*. Chissà...
Sabbatiana e vicina ai videogiochi dei primi ottanta. Artistica quando perde il contatto con la realtà.
Prolissa ma mai ridondante. Cantata un po' troppo per prendere otto.
THE ETERNAL HARVEST
Perchè metterla adesso? suona troppo prong per stare verso la fine. Darà dei fastidi noti e peggio alcuni mai avuti.
Resta una canzonaccia con un tiro preciso. Merita un votone ma nell'economia dell'album ci sbatte in faccia come una porta d'ufficio. Fanculo ai separè sociali ad ogni angolo.
Fanculo ai capetti e ai cappotti.
THE HEX III
Spazio al silenzio che si fa tronfio fino a sentirsi
ENTRANCE TO THE FINAL CHAMBER
the end is near. Di cosa però?
Qua ci sono idee e musica da sotterrare migliaia di bands.
Che ci serve sta responsabilità?
E così UP,DS finisce meglio di come inizia. Ri_flettiamo(C) Vah!
PS
* Status: Normale
NO!
* Status: Top album
NO!