Accosto questo disco con ancora negli occhi il meraviglioso show offerto dalla band tedesca in apertura alla data milanese degli Helloween: sessanta minuti di puro heavy metal, in cui gli Axxis hanno spaccato il culo come e forse più degli headliner, dimostrando una grande, grandissima passione per il loro lavoro, ma soprattutto di essere uno degli acts in assoluto più meritevoli e sottovalutati del panorama metal odierno.
“Paradise in flames” giunge a poco più di un anno di distanza dall’ottimo “Time Machine”, e quindici anni dopo il loro esordio discografico, ma ci ripresenta una band più in palla che mai, ben decisa a dare la merda a più della metà delle formazioni anche più blasonate presenti oggi sul mercato.
La loro miscela di heavy metal classico e hard rock è ancora una volta irresistibile, e viene per l’occasione anche arricchita dalla partecipazione di un ottimo (in tutti i sensi, chi c’era a Milano dovrebbe capirmi!) soprano, che contribuisce a dare un certo tocco sinfonico ai brani, già arricchiti da un lavoro di tastiere ben più presenti che in passato.
Che dire dei brani? Eccezionali ovviamente, sia quelli più tipicamente power metal, come la splendida “Tales of glory island”, “Dance of the dead”, la velocissima “Ice Wind” o “Gods of rain”, che quelli cadenzati e anthemici, perfetta espressione del lato rock della band: “Will God remember me”, “Lady Moon” (un hit single garantito! Assolutamente irresistibile, mi viene addosso una rabbia se penso a quante poche persone lo ascolteranno!) o la conclusiva, adrenalinica, “Passion for rock”. Su tutte svetta poi “Take my hand”, un potentissimo mid tempos in cui la voce di Bernhard Weiss si alterna meravigliosamente a quella di Lakonia, a costruire un architettura semplice ma dannatamente efficace, con un ritornello da cantare a squarciagola: era stata eseguita anche nel già citato concerto milanese, ed era stato uno degli highlights della serata, risentirla ora su disco è davvero da pelle d’oca!
Qualcuno potrà pensare che sto esagerando, che dopotutto questo è un disco come tanti, fatto da una band come tante, che se nessuno se li è mai filati un motivo ci sarà, ecc. I gusti sono gusti, questo è vero, però cercate di fidarvi e sparatevi nello stereo questo “Paradise in flames”: non credo proprio ve ne pentirete!
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