Non saranno la band con il nome più accattivante del mondo (tutt'altro) nè avranno la proposta più innovativa sul mercato, ma i giovani finlandesi
Rifftera meritano più che un ascolto superficiale o un'alzata sufficiente di sopracciglio per la somiglianza del loro logo con quello dei Death Angel.
In fondo ad una band giovane -nascono per volontà del cantante e chitarrista
Janne Hietala nel 2010- qualche peccato veniale può essere perdonato.
"
Across the Acheron" è il secondo full length della loro carriera dopo il debut album "
Pitch Black"(2015) ma il primo con una lineup stabile e completa in ogni elemento grazie all'arrivo del drummer
Ville Härkönen nel 2016 che contribuisce in modo determinante ad irrobustirne il suono.
Dicevamo che, per trovare qualcosa di innovativo, non dobbiamo sicuramente guardare verso i
Rifftera: il quintetto di Vaasa esplora le strade sicure e ben illuminate del melodic death metal scandinavo rifacendosi palesemente alla formula adottata con successo dagli
Scar Symmetry ed in misura minore dai
Soilwork.
La presenza della doppia linea vocale, harsh e clean, unita ad un utilizzo abbondante di tastiere ed a riff granitici alternati a passaggi melodici è perciò una costante di tutto il disco.
Questo non significa affatto che "
Across the Acheron" sia una copia carbone anzi, l'ascolto è decisamente gradevole e scorre fluido grazie ad un lotto di brani sicuramente valido: solo per nominare qualche episodio significativo ho trovato particolarmente apprezzabile il lavoro tagliente ed incisivo delle due chitarre in "
Cutthroat Game" o la fusione di elementi industrial metal e blackened death nell'opener "
Burning Paradise".
Interessante anche la tiratissima "
Cry Wolf", unico brano in cui domina solo il growl di
Hietala e che si avvale di un tocco di pazzia grazie al lavoro delle tastiere di
Antti Pöntinen; "
Deep Waters" rallenta il tiro grazie a delle linee melodiche più morbide e ruffiane ma non perde del tutto la rabbia tipica della band.
Impossibile infine non dedicare qualche riga per la titletrack, lunghissima suite (11 minuti!) che chiude il disco: un concentrato di passaggi ispirati, assoli melodici, ritmiche ossessive e violente e naturalmente i duetti vocali che abbiamo apprezzato nel resto del lavoro.
"
Across the Acheron", anche se sicuramente derivativo, è un disco onesto, suonato con passione ed in grado di assicurare oltre 50 minuti di ottima musica, mi pare abbastanza per augurare buona fortuna ai
Rifftera per la loro carriera.
Rifftera - "
Across the Acheron"
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