Lo ammetto, se avessi seguito il cuore questo album dei blacksters Mork Gryning avrebbe preso zero spaccato e quasi quasi mi auguravo anche che fosse pessimo così non avrei avuto problemi a buttar giù una stroncatura senza pietà.
Inutile che la biografia della No Fashion tenti di ingannarmi con i nomignoli dei fondatori Draakh Kimera e Goth Gorgon e del nuovo arrivato Avatar, so bene che dietro questi buffi nicks ci sono dietro Jonas Berndt e Peter Nagy, rispettivamente chitarrista e batterista dei defunti Wyvern che sono stati sciolti proprio per far largo ai Mork Gryning. Argh, maledetti, come avete osato!!! Una delle mie band preferite di tutti i tempi distrutta così...l'unica soddisfazione è che "Maelstrom Chaos" è davvero un discone, ma di quelli che escono una volta ogni uno o due anni, ovviamente in campo black metal.
Il gusto per i riffs aggressivi e trascinanti e le melodie più care al classic metal è rimasto lo stesso ed i nove minuti iniziali di "Templars" renderanno subito l'idea del valore di questo disco che ha il merito di saper miscelare le sonorità di due bands fondamentali come Dimmu Borgir (ma con molte meno tastiere) e soprattutto Dissection, tant'è che questo fra tutti i cd che ho ascoltato in questi anni è quello che più si avvicina per sound e valore al mitico "Storm of the Light's Bane".
Dopo il buon debutto dle 1993 "Tusen Ar Har Gatt" (tradotto in italiano "Mannaggia al gatto") e il mediocre "Return Fire" del 1996, i Mork Gryning sono riusciti a registrare il loro album migliore, impeccabile sia dal punto di vista del songwriting, furioso e potente ma allo stesso tempo non confuso e ottimamente sounato, che da quello della produzione ottenuta nei Memorial Hall di Grieghallen in Norvegia.
Il sacrificio degli Wyvern è valso a qualcosa...
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