Devo stare tranquillo. Non devo lasciarmi condizionare dai conati di vomito e da fastidiosi attacchi di dissenteria. Così come devo tenere a bada violenti attacchi di spasmo nervoso dovuti a risate fragorose. Il tutto grazie a questo " capolavoro " di noise rock partorito dai romani Fulmini Scarlatti, che già dal nome ridicolo, facevano presagire il peggio. Questi zozzoni sono in giro dal 1997, evidentemente la legge Basaglia ha colpito ancora, visto che per 9 anni questo trio è stato libero di scorrazzare senza che nessuno provvedesse a rinchiuderli in un qualche istituto. La pseudo proposta musicale di questi musicisti è una sorta di noise rock minimalista, molto lo-fi, lisergico è tremendamente fastidioso, anche se nell'info-sheet vengono chiamati in causa hard rock, Guns N' Roses, Doors e Nirvana. La voce di Andrea Cefali è quanto di più sgradevole si possa ascoltare, trattandosi di un continuo ed incessante guaire, accompagnato da chitarre zanzarine e una batteria fin troppo in primo piano. Tutto il disco offre una registrazione talmente pessima che i Darkthrone a confronto sembrano i Procol Harum; non capisco come si possa, all'alba del 2006, registrare in simili condizioni, visto che anche cani e porci possiedono i mezzi tecnici per incidere degnamente un brano. Una veste grafica ridicola suggella il tutto, per dieci tracce che spero siano state partorite per scherzo. Perché se questi fanno sul serio...ah beh, forse è meglio se cambio mestiere. DA EVITARE ASSOLUTAMENTE.