Stavolta ci sono voluti ben 6 anni (anzi, quasi 7) per
Thomas Christian Hansen, unico deus ex machina dei
Gaia Epicus, per dare il successore a "
Dark Secrets" del 2012, quando normalmente l'intervallo di tempo medio era di circa la metà, dai 2 ai 3 anni massimo.
Incurante delle mode, delle etichette, della poca attenzione che il mercato discografico da sempre gli riserva, sin dal debut "
Satrap" del 2003, quando era la piccola Sound Riot a pubblicargli i dischi prima di passare alle autoproduzioni, Hansen va avanti imperterrito con il proprio progetto: i Gaia Epicus non sono mai stati delle stelle del movimento power/classic, anzi a dirla tutta non sono mai stati nemmeno dei buoni comprimari.
Eppure, saltuariamente, mi ritrovo a mettere qualcosa del passato, in particolar modo da "
Victory", in quanto in ogni caso non ho mai riscontrato un disco particolarmente brutto da parte della "band" di Trondheim, sempre intorno alla sufficienza, a volte stentata a volte piena ma sempre più che meritata.
"
Alpha & Omega" stavolta riesce a far meglio, chissà se a causa del maggior tempo a disposizione, ed a proporsi come album più riuscito e maturo mai composto: al solito, non parliamo di capolavoro o lavoro particolarmente illuminato, ma questa volta Thomas da' alla luce un disco più omogeneo, equilibrato e godibile, magari senza scintille geniali ma sempre solido ed affidabile, come il power metal che ormai ci propone da più di 15 anni.
Ad esserne contenti ne saranno particolarmente gli amanti dei vecchi
Gamma Ray, anche perchè Hansen ha una voce assai simile al suo omonimo tedesco, graffiante e grezza, che si adatta con disinvoltura sia agli episodi più beceri e tirati, sia in quelli più ritmati e cadenzati, anzi talvolta rimaniamo stupefatti di fronte a come Hansen trasformi la sua ugola in quella di
Dave Mustaine: è il caso di "
Crush", che all'inizio sembra un out-take di "
Enter Sandman" dei
Metallica, per poi trasformarsi velocemente in "
Trust" dei
Megadeth! Niente che non sia estremamente derivativo, per carità, ma il risultato è assai gradevole e mai ci saremmo aspettati tanta eterogeneità dai Gaia Epicus.
Con la successiva "
Don't Be A Fool" si rientra pienamente nel power metal europeo happy and fast e anche in questo caso siamo felici di constatare che "Alpha & Omega" abbia una marcia in più rispetto i suoi predecessori, fermi restando tutti i limiti e le incertezze (su tutti, i cori....) di una band che in ogni caso va avanti imperterrita, proponendo heavy metal dal profondo del proprio cuore.
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