Copertina 6

Info

Anno di uscita:2019
Durata:27 min.
Etichetta:Apneic Void Sounds

Tracklist

  1. CLEARING IN THE SHADOWS
  2. GHOST IN THE FLESH
  3. GIFT OF SORROW
  4. WHERE ALL THIS DUST COMES FROM

Line up

  • David S. Fylstra - guitar, voice, synth, all sounds

Voto medio utenti

Mi ritrovo spesso a pensare che le one man band siano tali per un semplicissimo motivo, ossia che chi le crea non sia riuscito a trovare nessun altro musicista così folle da condividere la sua visione artistica.
Dopo l’ascolto di “Ache Pillars” ho motivo di ritenere che il progetto Folian sia nato proprio sulla base di simili premesse.

Il mastermind del progetto, il polistrumentista David S. Fylstra, fornisce l’ennesima conferma in note dell’indole umbratile della città natia (Portland, Oregon), confezionando un album d’esordio davvero arduo da catalogare e descrivere.
Ache Pillars” si ciba di atmosfere sospese, di rintocchi che risuonano solinghi nell’attesa di qualcosa che mai verrà, di schivi riverberi strumentali, di spettrali arpeggi il cui eco si disperde nel nulla, di improvvise esplosioni noise che non dissipano la patina di malinconia di cui le composizioni sono intrise, ma anzi la ispessiscono ancor più.

Si potrebbe parlare di drone, si potrebbe rinvenire qualche rimando allo shoegaze nel timbro di chitarra e nell’impostazione vocale, si potrebbe tirare in ballo il dark ambient più crepuscolare, ma di fatto non si renderebbe giustizia alla natura intrinsecamente elusiva e stilisticamente inafferrabile dell'entità Folian.
Entità che, alle orecchie di chi scrive, non manca certo di suggestione, ma che tradisce una natura talmente di nicchia –basti pensare che l’EP verrà immesso in commercio solo in formato cassetta- da rendere oltremodo ostica la fruizione all’utente medio del nostro glorioso portale.

Ache Pillars” saprà far vibrare le corde interiori di chi faccia un uso contemplativo della musica, di chi non la intenda come fine ultimo dell’esperienza uditiva, ma che la utilizzi piuttosto a guisa di strumento di riflessione e dolorosa analisi interiore.
E dopo questa immane corbelleria mi taccio.
6 in pagella d’obbligo, ma i più malinconici ed introspettivi di voi ci facciano un pensiero.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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