A scatola chiusa:
a partire dal nome della band,
Foul Body Autopsy come l'opener del primo disco dei
Necrophagist, passando per l'artwork ed il titolo "
The Unquiet Dead" dell'EP, ci si aspetterebbe una proposta sullo stile Cannibal Corpse o simili.
Ed invece il britannico di Leicester
Tom Reynolds, virtuoso della sei corde ed unico membro della band, riesce a spiazzarci con i tre brani contenuti nel dischetto, l'ultimo di una lunga serie di EP conditi da due lavori sulla lunga durata.
Le canzoni di "
The Unquiet Dead" - che sommate arrivano a fatica ai 10 minuti di durata- sono tre rasoiate di purissimo melodic death metal tratto di peso dagli anni '90, con inevitabili rimandi ad In Flames, Arch Enemy ed At The Gates del periodo, quando queste band avevano DAVVERO qualcosa da dire e non erano ancora......beh quello che sono oggi.
"
Consumed by decay", "
The Impending Darkness" e soprattutto "
Searching for Sanctuary" macinano riff micidiali e te li sparano dritti in faccia, senza fronzoli nè abbellimenti che non siano le eccellenti parti di chitarra di
Reynolds unite ad una sezione ritmica non da urlo ma comunque massiccia; la breve durata delle canzoni ne favorisce la compattezza e la capacità di penetrare e non uscire più dalla testa (che per l'intera durata del dischetto non può fare a meno di sbattere su e giù, mossa da una spinta irrefrenabile).
Solitamente non affibio mai un voto ad un EP, ma raramente ho avvertito il bisogno quasi fisico di "andare a vedere" cosa mi riserva il disco che -spero ardentemente- il buon
Tom pubblichi quanto prima; non farlo date le premesse sarebbe un vero delitto perchè
Foul Body Autopsy ha tutte le carte in regola per sedere a tavola con i grandi.
Foul Body Autopsy - "
Consumed by Decay"
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