Questo disco mi piace e la cosa può darmi delle preoccupazioni. Che il mio udito e/o il mio intelletto comincino a dare segni di vecchiaia ( leggasi " TI STAI RINCOGLIONENDO!!! " ) ??? Uhm, tutto può essere, non escludo di poter essere un buon cliente per il reparto di geriatria dell'ospedale più vicino. Questa premessa per avvisarvi di una cosa: di questi Submission non ne avvertivamo il bisogno. Del loro thrash/death scandinavo potevamo farne tranquillamente a meno. Tre band mi ronzano in mente mentre il laser percorre i solchi del cd: Soilwork, Carcass e Hatesphere. La band danese ricalca in pieno le bands succitate, creando una sorta di bigino del death/thrash. Ogni riffs, ogni patterns, ogni growls, ha quel sapore di già sentito. La bravura, se così possiamo definirla, dei Submission ( mai nome fu più azzeccato ) e di mescolare al meglio le loro carte, spruzzando il tutto con un parsimonioso utilizzo di clean vocals, queste molto ben riuscite. Tecnicamente la band c'è, la produzione è di quelle deluxe visto che dietro la consolle troviamo Tue Madsen e Jacob Hansen ( Invocator e Raunchy tanto per dirne due ) i quali conferiscono il sound perfetto per questo " Failure To Perfection ". Tornando al discorso iniziale, mi trovo abbastanza in difficoltà nell'affermare che questo disco mi piace molto. Visto e considerato tutti i difetti e la quasi totale mancanza di personalità, la valutazione non dovrebbe che essere negativa. Tuttavia non mi sento di elargire un voto negativo solo perché la band danese si limita a fare il compitino di turno. La musica è anche intrattenimento, giusto? Bene, io con questi Submission m'intrattengo benissimo per tre quarti d'ora. E chi se ne frega dell'originalità.
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