Registrato ai Sound Cubed Recording Studios di Bari e masterizzato ai leggendari Morrisound Studios di Tampa-Florida (Deicide, Suffocation, Morbid Angel ecc...), "Hatred From Outside" è il primo full-length dei nostrani Ingraved. Definito come "violent and claustrophobic death metal", in effetti il sound del combo italico è un classico brutal-death metal di scuola statunitense, particolarmente monolitico ed opprimente, che non offre spazio alcuno a melodia o a "varianti" di sorta. Nell'esecuzione delle nove tracce di cui consta "Hatred From Outside", gli Ingraved sembrano prediligere sonorità basate prevalentemente su mid-tempos e ritmiche cadenzate ed avvolgenti. Ovviamente non mancano momenti di pura aggressione, alla Immolation per intenderci, ma il tutto in un contesto caratterizzato da riffs rocciosi ed una velocità esecutiva quasi sempre "controllata". Per quanto concerne il cantato, va rimarcato che le classiche growls-vocals del vocalist Tony sono talvolta alternate ad uno screaming di chiara matrice black-metal. I brani si susseguono in modo piuttosto piacevole, e certamente un plauso va fatto alla sezione ritmica da cui provengono gli spunti più interessanti(laddove in sede solista il guitar-work di Martin lascia piuttosto a desiderare), ma la sensazione generale del "già sentito", del rifarsi a strutture ormai standardizzate e cristallizzate da tempo in ambito death-metal, è, purtroppo, presente fin dall'opener "Need for Bleed", non abbandonando mai l'ascoltatore. Intendiamoci, "Hatred From Outside" non è un brutto disco, ma risulta una mera riproposizione di quanto già fatto da diversi anni al di là dell'oceano. Nessuna bocciatura quindi, ma la speranza che il prossimo lavoro risulti più personale e, soprattutto, meno prevedibile.