Giunti al terzo album la band americana dei
Lower 13 ci offre un prodotto abbastanza complesso ed articolato con voci abrasive ( growl e clean ), riffing melodici ma heavy allo stesso tempo, molto groove e un pizzico di progressive.
Il problema - dal mio punto di vista - è proprio questo mix di influenze che si concretizzano in 12 canzoni che sono un ibrido fra nu metal/crossover/thrash/industrial un pò confusionario ed indigesto alla fine.
Nonostante ripetuti ascolti, il suono non riesce a coinvolgermi appieno forse anche perchè il crossover è un genere un pò ostico per me, non lo nego.
Ad ogni modo gli estimatori del genere troveranno pane per i loro denti, tra riff articolati e nervosi, drumming e linee di basso sincopate, vocals abrasive, cattive a volte ma un pò fastidiose e troppo urlate.
Insomma è un metal monotono, nonostante l'innegabile perizia da parte dei tre musicisti, figlio di una concezione troppo "fredda" dell'esecuzione , priva di pathos, con lunghi passaggi strumentali che non riescono a sviluppare in modo chiaro le - presunte - buone intenzioni. Ci sono pezzi più riusciti ed altri meno, ma credo che questo disco sia davvero un pò di difficile assimilazione.
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