Copertina 7

Info

Anno di uscita:2019
Durata:48 min.
Etichetta:Frontiers

Tracklist

  1. WICKED
  2. BREAK OUT
  3. SILENT THUNDER
  4. (SHE’S WEARING) YESTERDAY’S FACE
  5. EAGLE
  6. TERMINAL VELOCITY
  7. IT’S YOU
  8. LOVE DON’T LIVE HERE ANYMORE
  9. WEEKEND LOVER
  10. NEVER DIE (FOREVER WILD)

Line up

  • Danny Rexon: voice
  • Joèl Cirera: drums
  • Jens Sjöholm: bass
  • Chrisse Olsson; guitar
  • Jens Lundgren: guitar

Voto medio utenti

Dopo l’ultimo album di inediti “Raff Justice” uscito nel 2017 – che non mi aveva entusiasmato – e la ristampa del 2018 dei tre primi album “Loud Minority”, New Religion” e “Riot Avenue” ( tutti recensiti su queste pagine ), ecco giungere il nuovo “Forever Wild” che non solo non delude le attese ma addirittura alza l’asticella della qualità della band svedese.
Il disco, lo si capisce subito fin dall’ascolto della prima traccia “Wicked”, è di quelli che spacca, con un songwriting ispirato, fresco, energico che ci catapulta negli eighties più sfavillanti quando dominavano bands quali Crue, Poison, Def Leppard e Kiss.
Troviamo infatti tutte queste influenze in brani che sono, si, semplici ma mai banali e sempre accattivanti anche grazie alle vocals di Danny Rexon, vero valore aggiunto dei Crazy Lixx. Ogni canzone racchiude in se grandi riff, melodie e chorus contagiosi, è come se tutte le canzoni fossero state pensate per essere dei singoli e ciò è evidente in brani quali "Break Out" o "Silent Thunder" caratterizzati dai riff glam-rock di prim'ordine, di quelli che ti fanno cantare immediatamente, ma anche "She's Wearing Yesterday's Face" col suo ritmo incalzante, o "Terminal Velocity" che ricorda i Def Leppard del periodo mainstream.
"It's You" - degna del miglior Bon Jovi - e "Weekend Lover " sono altri grandi pezzi Glam che giocano tutto sulle ritmiche delle chitarre, mentre un pò banalotte mi sono sembrate il lentone di turno "Love Don't Live Here Anymore" che dovrebbe essere struggente ed invece si muove su una melodia non brutta ma scontata e la titletrack dalla quale mi attendevo un brano esplosivo e non un brano ordinario e niente più.
Se il disco è un "festval del miglior Glam", rimane degna di nota anche la bellissima "Eagle" - che di Glam ha ben poco - ma che è una power ballad dal gusto retrò con un finale in crescendo nel quale si odono in sottofondo pure le grida di un'aquila che svetta tra le montagne, suggestiva.
In conclusione "Forever Wild" è un ottimo album che conquisterà non solo le vecchie leve ma anche nuovi fan.

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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