Se i
Varathron un giorno decidessero di dare una sana svolta di ignoranza, pesantezza e brutalità al loro sound, magari ispirandosi a
Archgoat e
Blasphemy, probabilmente suonerebbero come i conterranei
Aiμα (Aima) ! Con un intro-spoiler di recensione come questo, vi ho tolto subito il pensiero se andare avanti o meno nel leggere questa recensione … Insomma se vi piace il black-death proveniente dalla Finlandia e suonato in salsa tzatziki, vi potete accomodare tranquillamente e lasciarvi spazzare via da questa mezz'oretta scarsa (come da tradizione) e sperare semplicemente di non uscirne con i timpani troppo rotti … Sinceramente non sono un amante di questo tipo di sonorità, ma di fronte ad un assalto sonoro come
"Goatfuck Redemption" o la conclusiva
“Hands In Blood” o ai rallentamenti funerei (un po’ a la
Incantation, veri e propri maestri nel confezionare macigni sonori) di
“Poison Communion And Real Flesh” difficilmente posso esimermi dall’ esaltarmi... certo da qui a consigliarvi in toto quest’album ce ne passa, perché l’effetto clone, dalla copertina, alle vocals passando per la “produzione” e finendo per i testi, è davvero “fastidiosa” anche se, beninteso, in questo
“Tragos” non c’è niente che non vada veramente, anzi, gli amanti delle su citate bands, troveranno sicuramente un buon motivo per dare una chance a questo terremotante terzetto. Per gli amanti dei piatti tradizionali revisionati alla “paesana” c’è qualcosa di cui cibarsi …
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