Novarupta, che significa "nuova eruzione", è un vulcano situato sulla penisola di Alaska nella regione del Monte Katmai, a circa 470 km a sud-ovest di Anchorage. Formatosi nel 1912 durante una delle più grandi eruzioni vulcaniche del XX secolo, dal Novarupta fuoriuscì un volume di magma pari a 30 volte quello rilasciato nell'eruzione vulcanica del Monte Sant'Elena.
Da una band che porta questo nome ci si aspetterebbe una vera e propria esplosione di heavy metal ed invece nel progetto solista di
Alex Stjernfeldt (The Moth Gatherer, Mr. Death) il fuoco c'è ma cova sotto la cenere della disperazione e della frustrazione.
Avvalendosi della collaborazione di vocalist d'eccezione quali
Mikael Stanne (Dark Tranquillity),
Jörgen Sandström (Krux, ex-Entombed, ex-Grave.), Martin Wegeland (Domkraft),
Tomas Liljedahl (ex-Breach, The Old Wind),
Claudio Marino (Tid),
Joel Segerstedt (The Open Up And Bleeds),
Jonas A. Holmberg (This Gift Is A Curse) ed
Ossian Reynolds (Lola Zaza) il nostro pubblica grazie alla
Suicide Records il proprio debut "
Disillusioned Fire" e vi convoglia la propria musica oscura e profonda.
L'album -articolato in 6 tracce di quello che potremmo definire blackened sludge metal- ruota attorno alla dolorosa bellezza che emerge dalle imperfezioni di un'umanità sull'orlo del collasso, è un viaggio nelle parti oscure di anima e mente con però un barlume di speranza in quanto l'uomo è più forte di quanto egli stesso pensi.
Ogni artista interpreta -apportando il proprio sentire ed il proprio bagaglio di conoscenze- la musica complessa di
Alex fatta di chitarre ribassate ("
Stones"), riffs insistenti e cadenzati ("
Only the Dirt will Know our Graves"), synth dal mood siderale e distante ("
Mare Tranquillitatis") o partiture doom sludge dai tempi dilatati ("
Ourang Medan").
In apparenza una distesa senza vita di cenere sotto la quale si cela un fuoco rovente pronto ad avvampare al minimo soffio di vento.
Vi è una sorta di bellezza ipnotica in "
Disillusioned Fire", come quando si fissa un fuoco che divampa e non si è in grado di distogliere lo sguardo.
Ed in questo i
Novarupta fanno onore al proprio nome.
Novarupta - "Ourang Medan"
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