Tuonino i lampi e venga avvisato Wotan, i Thyrfing sono sbarcati ancora una volta sulle nostre sponde; si sono lasciati alle spalle la loro terra aspra e virile per partire alla conquista dell'Europa con il nuovo "Vansinnesvisor", un disco che finalmente ci presenta la band gratificata da una produzione buona, conseguita negli ormai famosi studi dal valhal… ehm… Dug Out. I Thyrfing, attivi sin dal '94, si sono sempre fatti portatori di un sound epico ed estremo al tempo stesso, a tratti pacchiano, che ha sempre trovato il proprio punto di forza nell'estrema onestà e nella mancanza di pretenziosità che avrebbe potuto rendere ridicolo l'insieme. "Vansinnesvisor" mostra una band maturata sai dal punto di vista tecnico che musicale, brani come "Angestens Hogborg" pongono la formazione a metà strada fra gli ultimi Mithotyn ed i primi Skyclad, acquistando potenza grazie alla performance di Thomas Vaananen, screamer dal gusto classicamente black metal, accompagnato a tratti dalla voce "pulita" di Toni Kocmut (indimenticato cantante dei Wyvern e dei Sins Of Omission). Purtroppo la suddetta maturazione, lungi dal portare vantaggi al combo svedese, mostra una carenza d'idee notevole e priva i Thyfing di quel fascino, indubbiamente naif, che contribuiva a rendere interessanti i precedenti lavori della band (chi ricorda le incitazioni di guerra presenti nell'opener dell'ottimo "Valdr Galga"?). I Thyrfing odierni sono sicuramente una formazione valida, che pecca però in originalità e che rischia di confondersi fra migliaia di colleghi. Peccato.
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