"Greek Black Metal".E' stata sufficiente la definizione che la
Hells Headbangers appiccica al debut album dei
Funeral Storm affinchè io mi fiondassi su
"Arcane Mysteries", sbaragliando la concorrenza (?) nella nostra redazione.
Black Metal Greco dunque.
Un genere che io amo visceralmente e che ho sempre considerato l'unica vera alternativa al Black Metal del Nord Europa per via della sua originalità e del suo essere ferocemente mediterraneo.
Esattamente come me.
I
Funeral Storm, satana gli abbia in gloria, il genere lo interpretano alla grandissima, tanto che bastano poche note di questo splendido album per essere catapultati immediatamente nella prima metà degli anni '90 e per capire che quando la musica è di questo spessore, di questa ispirazione, non esiste nessun anacronismo e nessuno mai potrà convincermi che dischi del genere possano essere superati.
Pensate a "Non Serviam", immortale capolavoro dei Rotting Christ e a "His Majesty at the Swamp", meraviglioso debut dei mitici Varathron, per avere una idea precisa di come suona
"Arcane Mysteries" e per capire come le lacrime solcheranno il vostro viso se, come il sottoscritto, avete adorato (ed adorate) quei dischi così mistici e misteriosi nel loro essere caldi e avvolgenti.
Caratteristiche queste che ritroverete nella musica dei
Funeral Storm i quali, occorre sottolinearlo, non si limitano ad omaggiare i loro maestri, ma sono in grado di arricchire la proposta attraverso splendide intuizioni melodiche di matrice classic metal, in particolare in fase di assolo, ed attraverso una atmosfera arcana e sottilmente inquietante, resa tale soprattutto dall'ottimo uso delle tastiere, che ben si accompagna al riffing cadenzato del leader
Sakis Axiotis ed alla inconfondibili vocals di
Stefanos Karasavvas (Varathron naturalmente!), un cantante che con la sua voce torturata e rabbiosa sarebbe riconoscibile anche se cantasse sott'acqua e che in questo disco ci fornisce l'ennesima prova sopra le righe di una carriera lunghissima e senza sbavature.
Tutto il resto, poi, è magia assoluta.
Il riff portante di
"Necromancer" sembra uscito dalla penna del miglior Sakis Tolis, la melodia portante di
"Ego Sum Filius Draconis" è talmente epica che vorrete indossare elmo e daga e sterminare i nemici, la potenza e l'oscurità della title track letteralmente sconcertanti, gli intrecci melodici della bellissima
"The Martyr of the LakeThe Martyr of the Lake" di una eleganza fuori dal comune... insomma, in questo disco non esiste un momento sottotono e niente è fuori posto poiché i
Funeral Storm sono padroni assoluti della loro musica e la suonano con una perizia ed una passione talmente evidente che la potete quasi toccare.
"Arcane Mysteries", senza troppi arzigogoli, è pura Grecia, è il Mediterraneo ricco di miti e tradizione, è epos guerriero, è mistero profondo, è, in fondo, grandissima musica.
Musica da amare e custodire nel proprio cuore perché sempre più rara.
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