Secondo album per gli svedesi
Mammoth Storm, dopo il debutto “Fornjot” del 2015. Il trio scandinavo tiene fede al proprio nome e propone cinque lunghi brani di pesantissimo doom/sludge dal passo elefantiaco, ravvivato da elementi psichedelici e post-metal.
“Giants” comincia con un tiro ferale e terremotante alla Conan, per deviare poi su stordenti atmosfere psycho-sludge, “
Alruna” ha la cadenza lenta, tossica ed ipnotica del miglior sludge-doom che mi ha ricordato i magnifici Sons of Otis. “
Shores of the dead” è un marmoreo percorso doom metal dall’atmosfera apocalittica, mentre “
Raven void” e “
Atra mors” formano insieme diciotto minuti di mortifero metal-sludge oscuro come la notte ed opprimente come un macigno.
Questo è un disco adatto solo agli adepti dello sludge più estremo, ma mostra le evidenti capacità strumentali ed attitudinali dei
Mammoth Storm.
Un altro nome interessante nel florido roster della
Argonauta Records.
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