Quando ero un giovane metalhead, come molti di voi, sapevo a memoria (anche perché internet era solo agli albori) ogni line up, spostamento o collaborazione dei membri dei miei gruppi preferiti … ora per pigrizia, vecchiaia e cambiamento di vedute, in fondo non credo serva poi molto sapere vita/morte e miracoli di tutti i personaggi della scena estrema, lascio che siano solo la mia esperienza e il mio gusto, “affinatosi” negli anni, ad aiutarmi nella recensione di un album … Tutto questo per dirvi che se invece avessi fatto come ai vecchi tempi, sarei stato certamente più preparato e meno sorpreso (in negativo) dell’evoluzione di uno dei gruppi più neri-negativi-opprimenti partoriti dalla sempre generosa Polonia … I “nuovi”
Useless vedono infatti una doppia entrata,
N (basso e lyrics) e
H (vocals) e la fuoriuscita di
J da dietro il microfono, mentre lo zoccolo duro costituito degli storici
Z e
M (chitarra e batteria) è sempre al suo posto … Cosa portano di tanto negativo i due nuovi? Beh
N ha introdotto una presenza più massiccia del basso, mai troppo invasiva, ma comunque ben udibile, che da così al suono una maggiore pesantezza e corposità, e che allo stesso tempo fa perdere all’insieme quel gusto di retro-raw-black metal lo-fi che permeava il sound freddo e disperato dei precedenti album, mentre il vocione di
H si contrappone decisamente allo screaming sofferto e dilaniante di
J, che riusciva a marcare e rendere i pezzi delle vere litanie depressive. Ora la band ha assunto una fisionomia meno disperata, non sono diventati degli hippy peace and love di certo, ma l’ imminente fine del mondo percepibile in ogni nota di
“Absence Of Grace” e
“Departure” , è stata rimandata a “beneficio” di semplici tempi bui e poco più. Se prima potevamo eleggere gli
Useless a “beniamini” del depressive black metal più puro e disperato ora dobbiamo rivedere la band sotto un’ottica più black-doom-death, come se le anime di
Dead Moon Temple, primi
Swallow The Sun e
Thou Shell Of Death si siano riuniti in un solo corpo musicale … L’esperimento per adesso è in progress,e come tale deve essere giudicato, ma è innegabile che un pezzo lento, grigio e messianico come
“Descent Into Oblivion” lascia veramente ben sperare per il futuro e attenua la delusione. Godiamoci
"Fall Into Extinction" per quello che è, cioè un discreto album di passaggio … Verrà il Giorno del Giudizio e avrà il suono degli Useless…
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