Avete presente qualcosa di nato morto? Ecco il nuovo disco dei
Carnifex si merita il prestigioso premio di aborto dell'anno.
Aborto spontaneo s'intende, loro si sono impegnati per fare questa schifezza, ci credono fino in fondo alla loro musichetta adolescenziale.
World War X inizia con l'omonima e ripetitiva canzone. Un deathcore spiccio e banale, tutto blast-beat e breakdown. Del resto in un genere così ben definito, chiuso e monotono non hai molti elementi da giocare.
Proseguiamo poi con quello che al primo ascolto, sottoforma di singolo su Youtube, sembrava un brano semplicemente orribile, si rivela una delle parti meno peggio e che grazie alla voce della fatina della buona notte dai capelli blu, riesce a variare un po' dal p(i)attume generale, almeno sono riuscito a capire che era cambiata canzone. Potete immaginare (e spero facciate solo questo, anche se è un disco breve tenetevene lontano) che cosa sia una collaborazione tra
Alissa White-Gulz e i
Carnifex, come si dice dalle mie parti ci sta come il cavolo a merenda. Un tripudio di disomogeneità tra le due parti e banalità melodica e compositiva. L'assolo di
No Light Save Us, a differenza di tutto il brano, non è terribile, affatto, sembra uscito dalle mani di Mr
Amott.
Per i masochisti:
Non aspettatevi del cambiamento, ne in positivo, ne in negativo (anche perchè più di così muore). Però ci sono, come si dice in linguaggio tecnico, delle perle di liquame sciolto, come
Vision Of The End o
Eyes Of Executioner, inni del nulla cosmico in musica.
Alcune canzoni spiccano per inutilità e l'essere un riempitivo per arrivare ai 35 minuti (dannazione, se devi fare 4 canzoni riempitive su 9, tanto vale pubblica un Ep o incorpora l'ultimo che hai fatto uscire l'anno prima).
So che questo disco venderà, e probabilmente nemmeno troppo poco, però è un grave fallimento artistico per i
Carnifex, ma non per la Nuclear Blast, che sa su cosa investire nel 2019, sa cosa piace ai 13enni che si sentono cattivi e brutali perchè ascoltano "musica pesante con blast-beats e breakdown a caso"
Non è mai bello parlare così male di un gruppo che s'impegna, è professionale e ce la mette tutta per sembrare credibile e di buona qualità musicale, ma oltre alla speranza tramutata da convinzione dal consenso di un'etichetta mastodontica e migliaia di ragazzini con gravi menomazioni uditive non c'è altro, mi dispiace.