Ritorna, a distanza di cinque anni, il quintetto padovano di “
Russian roulette” e lo fa con un approccio espressivo maggiormente sicuro e maturo, indirizzato a reperire una più precisa collocazione per la sua musica, attrezzata per “sfidare” sul loro terreno preferito gente come Incubus, Pearl Jam, Stone Temple Pilot e Biffy Clyro.
Egregiamente prodotto dal luminare
Pietro Foresti, capace di conferire ai suoni la giusta calibratura dei volumi e una corretta definizione dei timbri, “
Passion obsession”, pur non rinunciando a un certo gusto per la sperimentazione e per le variazioni stilistiche, smussa gli spigoli, accentua la raffinatezza e si offre al pubblico dell’
hard rock “moderno” con rinnovate ambizioni, sia sotto il profilo artistico e sia dal punto di vista squisitamente “commerciale”.
Un risultato a cui gli
Uncledog sembrano arrivare in maniera naturale e non “calcolata”, e che potrebbe contribuire ad ampliare il numero dei consensi nei loro confronti, se solo il pubblico di riferimento decidesse di scrutare con attenzione e curiosità le immense prerogative dell’
underground.
La voce suadente e parecchio
Boyd-iana di
Nicolò ‘Nico’ Garavello ha i mezzi per ammaliare i
fans del genere, e la disinvoltura con cui il gruppo al gran completo sviluppa e interpreta ottime e accattivanti composizioni completa il quadro di un programma che, evidenziando al massimo qualche sporadica “pausa” emotiva, appare privo di vere controindicazioni.
Tocca a “
O.E.K.E.” dimostrare fin da subito le qualità della
band … groove
strisciante e imperioso, inserito in una pulsante linea melodica, fanno di questa brillante
opener uno degli
highlights dell’opera.
“
Let me drive”, “
First time”, “
Wow” (dal sorprendente finale al limite del psichedelico), “
Blush” e la splendida “
Thoughtful” (che si gioca con l’atto d’avvio la palma di
best in class del
platter …) sono altri titoli degni di menzione d’onore, mentre il resto della scaletta si rivela leggermente meno incisivo (interessanti, però, le “contaminazioni” di “
Four leaf clover”) senza intaccare, come anticipato, una gratificante piacevolezza di ascolto complessiva.
Con “
Passion obsession” gli
Uncledog crescono in convinzione e consapevolezza e anche se quest’orientamento da un lato implica fatalmente la perdita di un pizzico d’impulsività, dall’altro accresce ulteriormente le loro importanti possibilità di affermazione … saranno famosi? Glielo auguriamo.
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