Copertina SV

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:20 min.
Etichetta:Indipendente

Tracklist

  1. MYRSKY NOUSEE (INSTRUMENTAL)
  2. WINTERWOODS
  3. PORTIT POHJOLAN
  4. SAPPHIRE DREAMS
  5. MYRSKYN JäLKEEN (INSTRUMENTAL)
  6. JIJ DIE GOD HAAT (SATYRICON COVER)

Line up

  • Sovereign Korpituli :guitars, bass, finnish vocals, backing vocals
  • F. : keyboards, clean vocals
  • Myrrys : drums
  • Lafawijn : vocals

Voto medio utenti

Nel bel mezzo di ques’estate torrida esce il miglior refrigerante possibile attualmente in commercio … un nuovo (mini) album degli Iku-Turso ! Per chi come il sottoscritto ne segue le gesta sin dagli esordi, non perdendosi niente di quest’ottimo combo finlandese-olandese, il qui presente “Storm Over Isengard” non può e non deve essere una sorpresa, infatti la band è da sempre foriera di un black metal d’annata che suona come un vero revival dei tempi che furono ad inizi degli anni ’90 e oggi la descrizione data da Satyr della band “The smell of 90-95 black metal” calza ancora più a pennello ed ha una più ragione in più per essere confermata … Come da loro stessi dichiarato su bandcamp “Storm Over Isengard” è un “umile tributo ai maestri del folk black metal norvegese Isengard e Storm”, e come tale va preso e giudicato. C’era un momento a metà anni ’90 in cui tutti i gruppi facevano uscire inutili album di cover , c’è stato chi come i pessimi Six Feet Under ne ha fatti ben tre ( più un quarto di sole cover di Maiden e Priest) per essere sicuri di distinguersi in negativo, ma polemiche a parte, quegli album erano per lo più dei riempitivi, questo “Storm Over Isengard” ha invece il “semplice” pregio di essere chiaramente derivato, ma spontaneo, onesto e sincero, come dovrebbe essere sempre un tributo. Come detto, i tre pezzi più le due strumentali hanno il puro e nobile scopo di omaggiare Isengard e Storm e allo stesso tempo speriamo che incuriosiscano qualche giovane ascoltatore un po’ più “sveglio” dell’apatica media delle nuove leve, per andare a riscoprire queste perle del folkish black metal norvegese. La cover finale “Jij Die God Haat” altro non è che “Du Som Hater Gud” da “Nemesis Divina” dei Satyricon (all’apice della loro carriera) che è stata tradotta e cantata in olandese dal singer Lafatwjn. “Storm Over Isengard” è lontano dall’essere un album fondamentale, ma riesce comunque ad essere interessante e coinvolgente. Per me restano un passo avanti a tutta la concorrenza estrema, ma si sa di nostalgia si può anche morire …

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