40 anni sono tanti, anche in generale, nella vita di una persona. Figuriamoci se parliamo di 40 anni di vita di una band, una band che ha fatto la storia, che è leggenda nell'heavy metal ma che non ha mai avuto la stessa risonanza e lo stesso calore del pubblico di altri mostri sacri del movimento heavy metal, nonostante una carriera con pochi passi falsi (e non è facile dati i più di 20 dischi ufficiali pubblicati) ed una attitudine live che ancora oggi da' la paga al 95% delle formazioni attuali tanto in voga. Ho ancora negli occhi la prestazione dei
Saxon al Rock in Roma del 2016, dove annichilirono letteralmente band del calibro di Sabaton ed Anthrax ed anche i monumenti Iron Maiden in quell'occasione perlomeno ne uscirono con le ossa rotte di fronte all'energia, la precisione ed il coinvolgimento di Biff e soci.
40 anni fa usciva il primo album autointitolato dei SAXON ed oggi la Silver Lining pubblica questo triplo live celebrativo intitolato "
The Eagle Has Landed 40", per richiamare lo storico primo live della band di Barnsley, uscito nel 1982 e passato alla storia per essere uno dei live album più iconici e rappresentativi del genere insieme a "
Live After Death" degli
Iron Maiden o "
Unleashed in the East" dei
Judas Priest.
Triplo live CD con digipack a 6 pannelli ed un booklet di 16 pagine, se siete dei conservatori come me, ma ovviamente disponibile anche in streaming o digital download, altrimenti per i super fissati c'è anche la deluxe edition con autografi, plettri, artwork di tutti i dischi...insomma ce n'è per tutti i gusti. La formula scelta per questo live è stata quella di assemblare diverse date tra di loro, anche distanti molti anni l'una dall'altra, passando per esempio da Berlino, toccata nel tour del 2007, del 2009 e del 2011, fino ad esibizioni tratte da importanti festival quali il Bang Your Head 2013, il Wacken 2014, fino alle più recenti esibizioni in terra statunitense nel 2018 (Los Angeles o San Antonio) o nuovamente in Europa con Stoccolma, Londra o Manchester; la formazione è sempre la medesima ovviamente con l'onnipresente
Paul Quinn, accanto a Biff sin dal 1977, ed i fidi
Nibbs Carter al basso,
Doug Scarratt alla chitarra ed il redivivo
Nigel Glockler alla batteria, che dal 1981 ad oggi è uscito e rientrato nella band ben tre volte.
"The Eagle Has Landed 40" non è un disco che celebra unicamente i primi anni/decenni di carriera della band, anzi tuttaltro: si parte con brani estratti da "
The Inner Sanctum" e "
Into The Labyrinth", album usciti da metà anni 2000 proprio su SPV, passando per "
Metalhead", "
Sacrifice" "
Call to Arms", "
Battering Ram" o "
Thunderbolt", quale più quale meno tutti album che sono stati apprezzati dai fan più fedeli della band inglese ma anche dagli ascoltatori meno appassionati.
Com'è ovvio che sia, i cuori si scaldano durante l'esibizione dei cavalli di battaglia, quali le immancabili "
Crusader", "
Princess of the Night", "
Denim & Leather", o "
747", qui arricchita dalla presenza di Phil Campbell dei Motorhead.
A proposito, altre chicche di questo live sono l'omaggio dei Saxon proprio verso la band di
Lemmy con "
They Played Rock and Roll", contenuta nel loro ultimo "Thunderbolt", e la cover di "
Ace of Spades" suonata insieme al grande
Fast Eddie Clark, che purtroppo ci ha lasciato lo scorso anno, e la presenza di
Andy Sneap, oggi giocoforza con i
Judas Priest a sostituire
Glenn Tipton, durante l'esibizione di "
20,000 Ft", altro celebre brano estratto da "
Strong Arm Of The Law" del 1980.
Suoni ottimi, partecipazione del pubblico ben presente, nessuno stacco tra un brano e l'altro o tra una location e l'altra, per un disco veramente coinvolgente a 360 gradi: insomma, un live che è quasi una festa e comunque una celebrazione per una delle band più longeve, valide, attuali ed energetiche di tutto il panorama hard 'n' heavy. Che ci vengano ancora preservati a lungo, in alto i calici ragazzi!