OK … la nostra
gloriosa testata virtuale si rivolge con fierezza a una particolare e immarcescibile branca del
rock n’ roll, ma non di solo
metallo vive il
musicofilo, soprattutto se fa parte di quelli che non si ostinano a considerare l’intera questione in termini di compartimenti stagni.
Se vi piace “spaziare”, non disdegnate l’
alternative più
mainstream (un ossimoro solo in apparenza, come ben sappiamo …) e però non volete rimpinguare ulteriormente il già cospicuo conto corrente di Kings Of Leon, U2 e Muse, potreste concedere una
chance a questi
Battersea, quintetto olandese di belle speranze e di discreto valore artistico.
“
Arguments & sentiments” è, infatti, un godibile dischetto capace di citare con una certa destrezza e buongusto i suddetti numi tutelari (con una lieve prevalenza della
band della famiglia
Followill), evitando fastidiosi eccessi e mescolando abilmente malinconia, ammiccamenti e dinamismo, con la precisa intenzione di conquistare la maggiore esposizione “mediatica” possibile.
Niente di male, anche perché “
To Ithaca”, "
The light”, “
Meaning”, “
A sound”, la suggestiva “
Chide”, la
rootsy “
Lifted & wounded” e l’
anthemica conclusione “
Trapped” sono effettivamente canzoni molto gradevoli, ben scritte e forti d’interpretazioni abbastanza coinvolgenti, adatte al “sottofondo”, ma anche adeguate ad ascolti più concentrati e analitici.
Un
album dal buon impatto emotivo, insomma, che ricorda parecchie produzioni simili senza per questo apparire troppo scontato e “ruffiano” … un bel modo per concedere una pausa ristoratrice all’apparato
cardio-uditivo o magari aggiungere nuove “prospettive” alla propria incrollabile fede sonora.
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