I tedeschi
Black Mood pubblicano un nuovo Ep che riprende anche nel titolo ("
Toxic hippies") un precedente lavoro datato 2012.
La band della Turingia esprime un sound debitore a nomi quali Crowbar, Down, Pantera, con un atteggiamento molto heavy ed arcigno e spesso sintetizzato in brani dalla brevissima durata. Ad esempio "
Toxic hippies II" è composta soltanto da un riffone granitico e qualche inserto vocale narrativo, schema che si ripete nella minimalista e doomeggiante "
The truth is". Invece "
Life is abused" e "
A greate deceit" sono rapidi pestoni thrash guidati dalla aspra voce del chitarrista/cantante
Sleaze, che evoca il Phil Anselmo più incazzato e belluino, mentre "
Deadly spell" si rivela un inatteso intermezzo dolce e acustico dal retrogusto southern rock.
Le due canzoni più lunghe ed articolate, "
Personal addiction" e "
Suicide monkeys II", esprimono più compiutamente il potenziale dei teutonici, grazie ai frequenti cambi di ritmo e ad un'attitudine violenta e bellicosa che ricorda davvero molto le formazioni citate in precedenza. Sludge, heavy, thrash, si fondono in solidi macigni elettrici che impattano come meteoriti metallici. Qui i
Black Mood si dimostrano davvero validi ed efficaci, pur se abbastanza derivativi. Peccato per la brevità del lavoro, che comunque può rappresentare un discreto antipasto in previsione di opere più estese e corpose.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?