La verità? ho fatto molta fatica ad arrivare in fondo al nuovo album degli
Ivory Tower. E cercherò di spiegarvi il perché. Ma intanto, mi sia concessa una digressione sulle note inviate dalla solerte Massacre Records: progressive metal? No ragazzi, gli IT fanno più o meno heavy/power, somigliano molto ai Primal Fear, a certi vecchi Annihilator, ma prog metal è ben altro! E poi, cito, "
Spherical synths create space and ass mystical patterns to the sound"... spero sia "add"!
Vabbè, torniamo ai nostri. Nuovo cantante per gli Ivory Tower, trattasi di
Dirk Meyer, una sorta di Ralf Scheepers meets Ripper Owens meets Jeff Waters ma preso male. Timbro graffiante, derivativo e con pochissima personalità, che si accavalla a composizioni che, quando osano, rischiano di cascare nel ridicolo: ascoltare per credere il breve strumentale acustico "Flight of the Dragon", o i solos di "Passing", "One Day", scegliete voi... Sotto vi metto un paio di video, cosi vi fate un'idea. Molti pezzi sono dei mid-tempos ammorbanti, e per quanto il guitar mastermind
Sven Böge si sbatta, molto spesso manca proprio l'ispirazione, quel quid che trasforma una manciata di riff e una, ammettiamolo, buona sezione ritmica in un album convincente. Qualche fiammata interessante ci sarebbe anche, come la veloce "Life will Fade" o "End Trasmission", ma è decisamente poca, poca roba.
Insomma, "Stronger" di nome ma non di fatto. Peccato.
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