Dopo due album splendidamente recensiti dal maestro Dope, posso, finalmente, anche io tributare il mio misero omaggio ai maestri della non luce svedese …
“Äril” è il terzo lavoro del duo proveniente dalla contea di Västra Götaland (quella di Gotheborg per intenderci) per la Nordvis (vera etichetta culto degli ultimi anni) e, seppur essendo ufficialmente “solo” un Ep, segna ancora una volta, una netta differenziazione tra Bhleg e il resto della scena … Troppo superiori, troppi impregnati della pura essenza del black e troppo debitori alla loro terra madre, per risultare banali o stereotipati. L. e S. rilasciano un lavoro che in 28’ sublima e sintetizza la loro arte, intesa come unica fusione di musica e concept lirico … Gli adepti del gruppo non mancheranno certo di notare come le due anime dei precedenti album, il debut
“Draumr ást” più primordiale, istintiva e diretta, e quella di
“Solarmegin”, più ricercata, intimista e torturata, vivano in questo Ep, in un alternarsi di magnifiche melodie e glaciali atmosfere sognanti capaci di creare una musica fisica ed emozionale che si può percepire, respirare e quasi toccare … chi ancora non conosce i
Bhleg, farebbe bene a tarpare questa falla, anche se, egoisticamente parlando, ho una certa gelosia nei confronti di queste sensazioni e mi piace pensare che questa musica parli al cuore di pochi eletti che riescono ad entrare in osmosi con il gruppo lasciandosi permeare letteralmente dal panorama nordico inteso come fusione di natura e cultura … musica elitaria per cuori gelidi e feriti dal folle progresso …
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