Quarto album in 11 anni per gli svedesi
Silent Call, e anche l'ultimo della loro carriera, stando ad un loro
comunicato sulla pagina Facebook. E fa un pò strano, e suscita curiosità sapere perché, in anticipo, proprio durante la promozione del tuo ultimo cd, ti venga da annunciare la fine della band. Ma, come si suol dire, ai posteri l'ardua sentenza, probabilmente ci saranno ulteriori comunicati stampa in merito. Ma passiamo alla musica.
"
Windows" è così così. E' uno di quei dischi-fotocopia come ne hai ascoltati tanti, per carità ben fatto e ben suonato, ma dove manca quella scintilla di originalità, che ti lascia in mente qualcosa. 13 pezzi poi sono davvero tanti, e tutti un pò troppo simili l'uno all'altro, con il caro buon
Göran Nyström a fare il Bruce Dickinson incazzato della situazione, al fronte di una band che, per carità, non avrebbe nulla da farsi rimproverare, suonando un prog/metal poco prog, forse più power, ma decisamente metal. Ma è proprio il songwriting a latitare, disseminando codesto dischetto di brani carini, ben pompati, ma davvero non molto altro. Al primo ascolto non è neanche male, ma 13 tracce non finiscono più, e la sostanza cambia davvero pochissimo, tanto che sarei un ipocrita se vi citassi uno o un altro brano, a parte quelli in video qui sotto. Disco insomma trascurabile, seppur non fatto male, e gran peccato per una band che avrebbe potuto chiudere in bellezza.
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