La fugace apparizione discografica della "stella" denominata Alexa, avviene sotto la preziosa egida del grande Paul Sabu, il quale supporta dal punto di vista esecutivo, contribuisce a livello compositivo e produce il suo omonimo lavoro d'esordio.
E' il 1989 e la prorompente (in tutti i sensi eh!) Alexa Anastasia (questo il suo nome completo), d'origine elvetica, ma già da un paio d'anni trapiantata negli Stati Uniti alla ricerca di una fortuna artistica (tenterà anche la strada cinematografica, con una partecipazione nel film "Roadhouse", al fianco di Patrick Swayze), riesce, grazie ad una tostissima e rovente ugola (e forse anche con qualche arma più "superficiale"), abbastanza simile a quella di Lee Aaron, ad ammaliare Mr. Jungle Boy e a pubblicare con la sua luminosa assistenza questo buonissimo Lp per l'etichetta Savage.
Il platter in questione è divenuto negli anni un vero e proprio collectors item, ma come ormai accade abbastanza di consueto, ci ha pensato la solita competenza della MTM Music, un'autentica istituzione nell'ambito dell'hard rock/AOR, anche in fatto di "recuperi" eccellenti, a venire incontro, con questa ristampa, ai collezionisti meno facoltosi, o in ogni caso a tutti quelli che vogliono riscoprire questa piccola perla di rock adulto energizzato, dal suono molto anni ottanta.
Classe, melodia, grinta e sensualità caratterizzano le dieci tracce del disco, in cui il buon Paul marchia a fuoco con la sua ficcante e fremente sei corde quanto costruito dalla voce rapinosa di Alexa, senza comunque poter dimenticare le copiose e puntuali tastiere di Tommy Rude, così importanti per questo tipo di sound.
Laddove "I can't shake you" irrompe decisa e vibrante e "We don't remember why" (scritta da Sabu e da Joe Lynn Turner) gioca in un ambito più "commerciale", nel tentativo di scalare le classifiche dell'epoca (uscì anche come singolo), sono la calorosa "Wanderlust", l'anthemica "Let it rock", la passionale "A cry away" (bellissima), l'intensa "Cool wind" (ancora meglio), le cadenze hard chic di "Heart to heart" (keyboard solo da applauso) e, per finire, la tenerezza vitale di "From now on", a rendere l'ascolto di questo dischetto, nonostante la sua incontestabile appartenenza storica, una scelta assolutamente raccomandabile.
La riedizione gode anche di una rimasterizzazione in digitale, su di una base di partenza già ottima dal punto di vista dell'incisione e della produzione (Paul Sabu non è esattamente uno "sprovveduto" in questo campo!).
Cos'altro aggiungere ... Un'altra operazione di "riesumazione" assolutamente meritevole e perfettamente riuscita!
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