I tedeschi Noise Forest sono ferventi adoratori dei Sepultura dei bei tempi, per intenderci quelli di “Chaos A.D.” e di “Roots” (ma senza le parti più alternative), e non fanno nulla per nasconderlo in questo terzo disco, “Morbid Instincts”.
Ogni singola nota del disco trasuda la passione per Max Cavalera e soci e non potrà sfuggire il senso di deja-vu, il quale, per quel che mi riguarda, è molto piacevole, perché mi riporta alla mente una band che non c’è più ormai, se non sulla carta e su dischi ormai inutili.
Le 12 canzoni del disco, pur se tra qualche incertezza ( i Noise Forest sembrano, ma non sono i Sepultura dei bei tempi), filano liscio e risultano molto piacevoli. Già l’opener “Cramp” parte sparata, una sorta di dichiarazione di intenti, e ci sembra di sentire Andreas Kisser e la sua chitarra che ricamano riffs su riffs. “Flag” è un altro bel pezzo, saltelloso e dalle forti reminiscenze hardcore, molto brutale e violento. Ancora più violento è il successivo pezzo “Dead From The Neck Up”.
Questo disco se fosse uscito 15 anni fa sarebbe stato un disco “incendiario”, sotto tutti i punti di vista, oggi invece rappresenta solo il testamento lasciato da una delle bands più influenti della storia del metal moderno. Se dovessi giudicare questo disco solo dal punto di vista dell’originalità e della creatività non andrei oltre il 2, ma quante volte pagheremmo di tasca nostra per rivivere certe emozioni che ormai sono andate perse? Certo ci sono gli sempre gli originali, ma è bello vedere che c’è chi ha imparato la lezione!
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