Potrei parlare del fenomeno dei tour d’addio, ma non voglio.
Voglio concentrarmi su questo live, quest’ultima pietra piazzata dagli
Slayer nel loro palazzo infernale.
Tralasciando queste abominevoli ed infantili metafore per definire la carriera di un gruppo che ha fatto dell’inferno, di satana e di queste altre cose allegre il suo marchio di fabbrica, ha senso questo live? se ha senso, è fatto decentemente?
Il senso a mio avviso arriva nel gioco di parole che è il titolo: Killogy-trilogy.
The Repentless Killogy infatti è il terzo disco live in senso stretto, preceduto dal grezzo
Live Undead e dal maestoso e inarrivabile
Decade Of Aggression. Chiaramente non sono le uniche testimonianze ufficiale degli
Slayer in sede live, ma le altre sono state esclusivamente video, dal 1991 al 2019. Quindi secondo me come summa, come conclusione della propria carriera (attingendo da quasi tutti i dischi eccetto
Divine Intervention,
Diabolus In Musica e
Christ Illusion, nonostante in altri concerti abbiano eseguito
Jihad,
Dittohead e
Gemini), questo disco dal vivo, sia audio sia video ha senso di esistere.
La cosa che più mi fa arrabbiare è che nessuno dei 1500 cinema designati a proiettare il film sia situato in Italia. Nessuno.
Io non so se lo fanno apposta o no, ma sono 25 anni esatti che in ogni produzione nella quale suona
Bostaph la batteria ha il doppio del volume che dovrebbe avere.
Ovviamente sto esagerando, il doppio no, ma un buon 30% in più del dovuto si.
Infatti nella prima parte del disco almeno questa cosa si sente prepotentemente ed è quasi disturbante. Poi non so se il mio orecchio si è abituato o chi ha mixato se n’è accorto troppo tardi, fattostà che dovete abituarvi ad un suono di chitarra un po’ ovattato e non sempre ottimamente definito, anzi, a volte proprio impastato un po’ alla
Maiden (per capirsi), ma 8 volte più distorto, e la voce di
Araya un po’ sepolta dal resto.
Ora manca il “Mi mancherete” che è rimasto nel cuore di tutti i presenti il 20 novembre 2018 a Milano, anche se qui dopo
Angel Of Death lo sentiamo “leggermente” senza voce nel suo “discorso” finale.
Se amate gli
Slayer comprate questo CD/DVD/vinile, anche solo per rispetto e “ho già tutto, fatto 30 facciamo 31”, se non amate gli
Slayer non sarò io a farveli piacere, mi dispiace solo per la vostra anima.
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