Ritorna nuovamente con un nuovo album l’olandese Robby Valentine e i contenuti sono quelli che caratterizzano il pop-rock melodico, abbandonando per il momento l’esperienza più hard dei passati lavori. Ispirato senza dubbio dalle atmosfere pompose dei Queen in stile “Bohemian Rhapsody” Valentine riesce a combinare una sorta di fusione tra heavy rock e vari temi classici tutti accompagnati da una tecnica individuale sicuramente talentuosa. Presente sulla scena musicale dal 1991 con l’album omonimo Robby realizza nel ’93 il suo secondo cd “The Magic Infinity” anno in cui figura da supporto nella tournè europea “Back To The Light” di Francia e Germania del big hero Brian May. Dopo altri successivi lavori che comprendono l’uscita dei dischi “Valentine”, “United”, “Sugar Added” e “Believing Is Seeing”, Robby realizza un tour in giappone nel 1999 riscuotendo un discreto successo. Molto probabilmente Valentine è ai più sconosciuto ma in questa ultima produzione distribuita in Italia dalla nostrana “Frontiers” si può perlomeno cogliere il tentativo di far breccia nel mercato Europeo, ”The Most Beautiful Pain” sembra riuscirci utilizzando in molte occasioni le tematiche tanto care ai mitici Queen della fase primordiale, la bravura del polistrumentista Valentine emerge in particolar modo quando si cimenta al pianoforte con assoluta maestria.
“The Most Beautiful Pain” è un disco estremamente piacevole che mette in luce la buona creatività di Valentine, dopo il brano d’apertura “I Should Have Known Better” che sembra non legare molto con il tema conduttore dell’intero cd, l’ascolto diventa interessante con i motivi “A New World” e “I’m Going Under” attraverso i quali emergono matrici di rock melodico sicuramente commerciali ma non per questo prive di verve e fantasia. In “One of These Days” la qualità si perde in melodie che sembrano fare il verso in chiave rock ai “famosi” Back Streets Boys !!! Con “She (Abandoned Heart)” il disco si ripresenta gradevole offrendo sprazzi di AOR carichi di deliziosi e apprezzabili arraggiamenti. Azzeccati risultano essere i brani “Magical Memories” e “Now or Never” , Robby non nasconde la sua “debolezza” per i mitici Queen, muovendosi con eleganza e dolcezza riuscendo a creare atmosfere decisamente d’effetto.
Complessivamente la produzione sembra di qualità, eccessiva la lunghezza del CD che con i suoi 17 brani risulta in alcuni momenti dispersiva. Sicuramente l’ascolto è piacevole e per chi ha la mente sufficientemente aperta consigliamo questo disco che pur evidenziando frivolezza e banalità non disdegna momenti di interesse e vivacità.
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