Quarto album in rapida successione (2 anni) per
Revenant Marquis, one man band albionica dall'incessante vena creativa … si vabbè, si capisce il tono ironico? Sinceramente non mi capacito come, ai giorni nostri, si confonde ancora la cialtroneria con il minimalismo, la "raw" attitude con l'incapacità di registrare un album … Tanto per scomodare qualche colosso del passato possiamo dire che i due primi album dei
Gorgoroth (tanto per fare un nome) non hanno alcuna produzione né cura, ma suonano dannatamente freddi, rozzi e veri, questo
"Youth In Ribbons" invece è semplicemente " na cafonata sonora" … Non me ne vogliano i fan e lo stesso
Revenant Marquis ma un "pezzo" come
"Grave Lit Transmogrification" merita di essere annoverato tra i crimini contro l'umanità, i due minuti più inutili della mia vita, persi per ascoltare
"The Blood Of Lady Tasker" gridano vendetta … Purtroppo l'andazzo dell'album è chiaro, pressapochismo spacciato per attitudine e una proposta artistica che è un insulto a chi il vero "raw balck metal" lo vive veramente. L'unico momento in cui si intravvede un po' di speranza è nelle chitarre di
"Ephebophilic Wraith" ma per il resto siamo a livelli di nulla cosmico registrato con il fondoschiena … Per favore non venitemi a parlare di "kvlt" / nichilismo sonoro e cavolate varie,
"Youth In Ribbons" vale un demo tape registrato male su una vecchia cassetta da uno stuolo di amici che non sapevano come passare un pomeriggio tedioso, se lo circostanziamo così potrebbe salvarsi, ma se deve essere valutato come una vera release allora non ci siamo … no attitude, no rawness, no music ! A mai più.
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