Split album all'insegna del black metal teutonico quello tra
Sun Of The Sleepless e
Cavernous Gate ed edito dalla
Prophecy Productions: le one-man-band di
Markus Stock (The Vision Bleak, Empyrium) e
Sebastian Körkemeier si spartiscono infatti la tracklist di questo lavoro e con una manciata di brani a testa ci danno la loro personale interpretazione del black metal. Nonostante i punti che accomunano i due progetti siano innegabili, è altresì vero che i due artisti mostrano anche di avere una concezione personale e differente della propria musica ed è facile distinguere in maniera netta i brani che appartengono a uno o all'altro ascoltando questo split: i primi cinque brani del lotto sono a nome di Sun Of The Sleepless e si segnalano per un black metal dal piglio moderno e emotivo, in grado di fondere la ruvidezza del genere con interessanti inserti folk che rimandano più volte ai primissimi
Ulver.
"The Lure Of The Nyght" e
"To The Moon Of Summer Eves" si segnalano sicuramente come i brani più interessanti anche grazie alla perfetta combinazione di glacialità ed aperture melodiche ben sottolineate dall'uso di chitarra classica e dall'ottimo dualismo vocale di Stock,in grado di alternare scream black metal a parti più melodiche e delicate all'interno dei brani che mostrano di essere ben struttuati ed amalgamati.
Il passaggio ai brani di Cavernous Gate segna una svolta di sound che al proprio interno incorpora elementi più vicini al death metal, come dimostrano i riff di
"Seclusion" o
"Those Who Walk The Fog", ma anche nel caso dei quattro brani che recano la firma di Körkemeier l'approccio alla materia musicale denota spunti piuttosto personali: ci troveremo infatti ad ascoltare brani ottimamente arrangiati in cui convivono un lato più oscuro e pesante ed un più crepuscolare con tastiere e clean vocals a stemperare la furia del black/death alla base della musica del progetto. Anche per quel che concerne i pezzi di Cavernous Gate, siamo dinnanzi a canzoni dalla durata elevata al cui interno vi sono diversi cambi di atmosfere e mood che rendono questo split davvero interessante e godibile e suonano perfettamente amalgamati e mai forzati.
Questo split ha il merito di fungere da biglietto da visita per due one-man-band davvero interessanti che hanno molto in comune ma anche molti spunti personali che le contraddistinguono: personalmente i brani targati Sun Of The Sleepless sono quelli che più mi hanno colpito, ma è innegabile che il death/black atmosferico e cupo dei Cavernous Gate sia altrettanto affascinante. Sicuramente un ascolto a questo lavoro è tempo ben speso.
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