Il formato EP deve essere molto gradito ai francesi
Moonreich dal momento che, all'interno della loro decennale carriera, questo
"Wormgod" è già il terzo e segue, ad un solo anno di distanza, il precedente
"Fugue", entrambi rilasciati dalla sempre valida ed attenta
Les Acteurs de l'Ombre Productions, etichetta che alla quantità preferisce la qualità.
Come di consueto in casa
Moonreich, per lo meno con le ultime uscite, si fa fatica a parlare "solo" di Black Metal analizzando la loro proposta vista la molteplicità delle influenze e, soprattutto, la complessità di una musica finemente arrangiata, variegata nel suo incedere e, cosa non sempre scontata nel genere, suonata e prodotta in maniera perfetta.
"Wormgod" è un album, dunque, molto ricco: i francesi riescono ad unire efficacemente death, black, atmosfere ortodosse, concessioni alla melodia, magistrale brutalità (ascoltate con attenzione la spettacolare
"To Crawl this World") ed a risultare convincenti anche quando si cimentano nella cover in chiave estrema di
"Broken" dei Depeche Mode.
Appare chiaro che i
Moonreich siano un gruppo di spessore e che la loro musica debba essere ascoltata con attenzione per coglierne ogni sfumatura ed ogni variazione poiché, anche all'interno dello stesso brano, diversi sono i cambi di registro, molteplici i saliscendi ritmici e imprevedibili gli sviluppi pur se, occorre sottolinearlo, l'ambito di azione del gruppo resta sempre fortemente estremo e devastante.
Tra dissonanze urticanti, ottimi assolo di chitarra, velocità assassine e brutalità debordante,
"Wormgod" è un album che va gustato tutto di un fiato più e più volte, ogni volta alla ricerca del particolare sfuggito nell'ascolto precedente.
Come al solito, bravi davvero!
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