Spacciati dalla Thundering Records come un "melodic thrash metal sullo stile di Annihilator e Megadeth", questi Kryzalid deludono le aspettative di un thrasher d'annata già al primo ascolto. Non che cercassi un gruppo clone, ma almeno un buono disco thrash come sventolato dalla roboante biografia; invece quello dei Kryzalid è un album fortemente influenzato da tendenze scandinave, tanto che si azzardano mix di dubbio gusto anche tra diverse tipologie di cantato. "Second Life" offre un riffing decisamente scontato, con passaggi sempliciotti che sfigurano di fronte ai nomi chiamati in causa. La voce di Nico (presumo, visto che la biografia non chiarisce) alza un po' il tiro del lavoro, grazie ad una buona carica e ad una timbrica che richiama alle volte il più sguiato Gerre, ma è troppo poco per superare la sufficienza risicata. Non ho sentito, purtroppo, il demo del 2003, osannato dalla critica e dai colleghi di Rock Hard tedesco, ma certo è che questo disco non può far altro che finire presto nel dimenticatoio. Vista la giovane età è lecito aspettarsi qualcosa di buono nel futuro, ma per ora non posso che bocciare questo insipido debutto discografico.
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