Copertina 6

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2006
Durata:66 min.
Etichetta:Xtreem Music

Tracklist

  1. RIVER RUNS RED
  2. FOETAL CONSOLATION
  3. UNCONSCIOUS PLEASURE (2006 RE-DISSECTION)
  4. PIRANHA
  5. IN WANNA BE SOMEBODY
  6. MENTAL MISERY
  7. POWDERERED FLESH (BY TERRORISTARS)
  8. DEVOURER OF THE DEAD (BY IN ELEMENT)
  9. STABWOUND ORGASM (BY CARNAVAGE)
  10. BLESSED BY GORE (BY WITCHES' SABBATH)
  11. GORESPATTERED SUICIDE (BY FLESH EMBRACED)
  12. SWEET LOBOTOMY (BY KAOTHIC)
  13. PROTERVIA (BY BYLETH)
  14. SIC SICK SEX (BY ABYFS)
  15. STABWOUND ORGASM (BY ZARDONIC)
  16. LET ME TASTE YOUR FLESH (VIDEOCLIP)

Line up

  • Dave Rotten: vocals
  • Cabra: guitars
  • Juancar: guitars
  • Tana: bass
  • Riky: drums

Voto medio utenti

Questo non è il nuovo disco degli Avulsed, oramai storica band estrema spagnola capitanata da quel Dave Rotten che, con la sua Xtreem Music, sta diffondendo note estreme e abomini sonori in egual misura.
Questo “Reanimations” è una furbata commerciale che ha sicuramente il suo pregio, visto che mette assieme su di un solo dischetto sei tracks suonate dagli Avulsed, di cui due inedite, una “Unconscious Pleasure”, il rifacimento di un demo del ’92, più tre cover, “Piranha” degli Exodus, “I Wanna Be Somebody” dei WASP e “Mental Misery” dei Gorefest. La seconda parte del disco è poi costituita da una serie di tracks degli Avulsed, coverizzate da gruppi più o meno sconosciuti, tra le quali spiccano gli hit della band, cioè “Stabwound Orgasm”, “Gorespattered Suicide” e “Blessed By Gore”, e infine il video di “Let Me Taste Your Flesh”. Tuttavia c’è da dire che tra le cover quella più meritevole di attenzione è “Devourer Of The Dead” suonata dagli In Element, con un’attitudine decisamente cyber/industrial.
È inutile dire che questo disco è “only for fans”, ed è altrettanto inutile dire che gli Avulsed non sono una di quelle band cui si dedicherebbe un tributo, pur essendo una discreta band portatrice di un death/gore abbastanza valido, ma quando hai un’etichetta tua alle spalle, qualcuno che ti lecchi il culo lo trovi sempre.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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