Vinnie Moore, considerato un musicista dalla tecnica incredibile, è un artista che meglio di ogni altre riesce a coniugare ogni tipo di tecnica passando dallo stile neoclassico fino a sfociare in suoni tipicamente progressive, tutto miscelato con abilità dall’uso di effetti e atmosfere dense di feeling. Un musicista che nel corso della sua carriere si è evoluto con grande abilità, pennata alternata, legato, tapping, armonici sono eseguiti con maestria assoluta! Sicuramente l’impronta neoclassica ispirata dall’immenso Yngwie Malmsteen primeggia con vigore ma è sicuramente riduttiva per descrivere un musicista che ha percorso svariate strade passando da collaborazioni con Alice Cooper e gli UFO per poi intraprendere una carriera solistica da assoluto protagonista.
In questa raccolta vengono alla luce le sue immense doti compositive sfruttate con tecnica sopraffina condita da suoni energici e d’impatto.
Si incomincia con il brano “In Control” un classico del genere, con una ritmica piuttosto complessa e con un solo tastiera/chitarra particolarmente in evidenza. In “Daydream” come anche nel motivo d’apertura, alle tastiere troviamo Tony Macalpine che infonde un’immensa dose di armonicità unita ad un uso lieve ma d’effetto della sei corde di Vinnie. Con “Lifeforce” l’aggressività e la velocità di esecuzione subiscono un’impennata vertiginosa con stacchi chitarra/tastiera assolutamente precisi. Spazio ad uno splendido sottofondo di piano con ”Hero Without Honor“ che ben si sposa con gli arpeggi di Moore, un’esecuzione molto elaborata e complessa ma ottimamente sviluppata nella parte ritmica, interessante il solo di basso di Andy West. In “The Maze” emerge l’anima profondamente neoclassica con virtuosismi mai stucchevoli e un passaggio al progressive decisamente armonioso. Calde atmosfere e dolci melodie con la lenta “Cryptic Dreams” dove si possono apprezzare armonizzazioni d’effetto, perfetta l’esecuzione di “Defyng Gravity” dove emerge con chiarezza l’accostamento a Malmsteen e Blackmore. Semplicemente fantastica “Last Road Home” dove la furia esecutiva abbinata ad una velocità di esecuzione impressionante rendono Vinnie inimitabile! Ritorno al neoclassico con il brano “Alexander The Great” dove la bravura e la precisione dei fraseggi offrono una qualità di notevole livello. Spazio ai virtuosismi con “Out And Beyond” dove la sei corde viene impugnata con vigore mettendo in luce un talento fuori dal comune e con un uso del tapping da mozzafiato. Chiudono l’album “Meltdown” e “Check It Out” due pezzi live made in California grazie ai quali Moore raggiunge sicuramente la sua massima espressione musicale dimostrando di essere perfettamente a suo agio on stage sprigionando con vigore tutto il suo potenziale pirotecnico.
Un cd sicuramente consigliato a chi vive di pane e chitarra, un album che raccoglie le svariate tecniche utilizzate con una precisione assoluta da un chitarrista superbo e mai stucchevole… un vero asso. Ascoltare per credere.
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