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The Fluffy Jackets si sono formati a Londra nel 2006, come duo rockblues formato dal chitarrista/cantante
Helge Rognstad e dal batterista
Ian Robinson. Dopo tre anni di attività nel circuito locale, hanno pubblicato un primo Ep che vedeva la presenza come ospite del celeberrimo Neil Murray (Whitesnake) al basso. Subito dopo, il ruolo bassista nella band è stato assegnato a
Jerry Bessent. Nel 2013 hanno firmato per la Cargo Record, con l'ingresso di
Nick Rhodes alla batteria. L'anno successivo è uscito il primo full-lenght ("Fighting demons"), che vedeva la partecipazione non solo di Murray ma anche di altri nomi storici come
Manny Charlton (Nazareth), Robert Hall, l'armonicista Steve "West" Weston ed il vocalist svedese Emil Gammeltoft.
Il disco ha ottenuto grandi consensi di critica e pubblico nel settore del rockblues più classico e tradizionale, consolidando la collaborazione col "guru"
Manny Charlton. Infatti in questo nuovo "Something for nothing" troviamo il leggendario chitarrista impegnato sia in veste di musicista che di produttore.
Un mix di brani originali e cover, tutto all'insegna del classic-blues elegante e melodico di stampo più tradizionale, che ci riporta inevitabilmente molto indietro nel tempo. Uno stile non intaccato dalla modernità, che si avvale anche di chitarre acustiche e dobro ma soprattutto sposa in pieno le ritmiche placide ed avvolgenti del delta-blues. Spiccano alcuni brani che uniscono intensità, atmosfera malinconica ed eleganza strumentale, come l'iniziale "
A better place" che si avvale del contributo della vocalist Alison Cooper o la soffice e romantica ballad elettroacustica "
Everything must change", ma in generale tutto il disco offre spunti di melodic-blues interessanti. Ad esempio il groove essenziale ma coinvolgente di "
John the revelator" o il tiro più rock e settantiano della torbida "
Welcome to the shoot 'em up", assai vicina alla vecchia produzione dei Nazareth.
Buon album, dove si incontrano le fresche energie dei
The Fluffy Jackets con l'esperienza pluridecennale di veterani come
Manny Charlton e
Neil Murray. Disco di nicchia, riservato agli amanti del rock-blues più ortodosso ed incontaminato, ma sicuramente di ottimo livello.
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