I Godyva sono una band proveniente da Bari, capitanata dalla poliedrica Cristina Argese, in arte Lady Godyva, che propone un New / Gothic metal molto interessante, costituito da canzoni composte con maestria e intelligenza, e arrangiato con musicalità e buongusto. Il risultato è un cuore di belle melodie, un solido scheletro di sonorità aggressive e fresche, e una corteccia dalla forma liscia e sinuosa, perfetta e ben curata sotto ogni aspetto.
L’elegante voce di Lady Godyva dona colore ai pezzi, e la sua notevole tecnica la rende capace di mescolare cantati leggeri, lirici e recitati con una spontanea versatilità, rendendo più coinvolgente e reale il viaggio tra bene e male. Ma il talento non si limita all’eccentrica frontgirl; il livello tecnico del quintetto pugliese è altissimo fra tutti i suoi componenti, come il chitarrista Frahn che alterna riff di derivazione tipicamente New Metal a parti più sperimentali e progressive.
E la punta di diamante dei Godyva è certamente il tastierista Botys, capace di esplorare soluzioni melodiche originali e creare un tappeto su cui l’intera band intesse le proprie musiche; con timbriche a tratti più psichedeliche e sognanti, a tratti più acide e glaciali.
Il cd non contiene cali di tensione, nonostante ciò alcune canzoni sono segnalabili per la loro bellezza, come “Dreams of A Child” e “Lovable Sin”, che danno il via alle danze con potenza e cuore; oppure “Intimate” e “Aisthesis”, in cui le notevoli doti canore della cantante si rendono più evidenti.
Un’altra band italiana ha fatto colpo in un panorama musicale ricco di difficoltà, ostilità, e rischi, utilizzando come arma pungente la passione e il talento; non posso quindi che scommettere sui Godyva, una band che certamente si ritaglierà uno spazio importante nelle pagine della musica metal.
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